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Cronaca Montecchio Maggiore

Pesci gatto in vendita lasciati agonizzare per ore al mercato

Blitz del Nucleo Guardie Zoofile E.N.P.A. di Vicenza. Denunciato un pescivendolo

Alla fine di novembre un pescatore aveva segnalato al Nucleo Guardie dell’E.N.P.A. di Vicenza un possibile maltrattamento di animali. Nello specifico si di pesci gatto che venivano esposti al mercato di Montecchio Maggiore in cassette di polistirolo senz’acqua, lasciati agonizzare per ore nel vano tentativo di respirare.

Il 5 di dicembre è avvenuto il blitz delle Guardie al mercato che ha rilevato la presenza di pesci vivi della specie pesci gatto (ameiurus melas), una ventina, dai 16 ai 20 centimetri di lunghezza, che si trovavano dentro una cassetta di polistirolo.

I poveri animali si dimenavano aprendo la bocca e le branchie nel vano tentativo di trovare ossigeno.

Le Guardie Zoofile hanno ordinato al titolare della pescheria di rimettere immediatamente gli animali nel loro elemento naturale, un recipiente dotato di acqua corrente e i poveri pesci hanno ricominciato a respirare.

Il pescivendolo ambulante è stato identificato e nei suoi confronti è scattata una denuncia per maltrattamento di animali, in base all'articolo 727C.P. 2 commache punisce «chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze.

"…La consuetudine sociale di cucinare i crostacei vivi - spiega Renzo Rizzi, del Nucleo Guardie Zoofile E.N.P.A. di Vicenza - non esclude che le modalità di detenzione degli stessi possa costituire maltrattamenti perché mentre la particolare modalità di cottura può essere considerata lecita proprio in forza del riconoscimento dell'uso comune, le sofferenze causate dalla detenzione degli animali in attesa di essere cucinati non possono essere parimenti giustificate".

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