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Cronaca

Incubo pedofilia, Moretti: "Visite solo in distretto sanitario"

"Mai più bambini lasciati soli - ha detto l'assessore presentando il protocollo d'intesa - asili blindati e visite solo in distretto sanitario e con i genitori"

Bambini mai più soli: anche le visite pediatriche, d’ora innanzi, verranno effettuate alla presenza dei genitori, nelle sedi del distretto sanitario e su appuntamento.

L’assessore all’istruzione Alessandra Moretti, assieme a Claudio Vencato, direttore del dipartimento infanzia, adolescenza e famiglia dell’Ulss 6, ha presentato oggi il protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune di Vicenza e dall’azienda sanitaria per la ridefinizione dell’attività del pediatra di comunità e delle assistenti sanitarie nelle collettività infantili.

“Mai più bambini lasciati soli: era l’impegno che ci eravamo assunti nel giugno scorso – ha ricordato Moretti -, dopo i gravi fatti di cronaca generati dal pediatra accusato di molestie sessuali, e al quale abbiamo dato seguito con due misure importanti: da un lato definendo il codice di comportamento del personale per la gestione dell’ingresso di persone estranee nei nidi e nelle materne comunali, dall’altro aggiornando con l’Ulss il ruolo del pediatra all’interno dell’asilo, che ora diventa pediatra di comunità, differenziandosi, quindi, e non sovrapponendosi al pediatra di base”.

Le differenze tra le due figure sono state delineate più nel dettaglio da Vencato: “Al pediatra di base – ha spiegato - è affidata la salute del singolo bambino: egli ha quindi la responsabilità di assumere con i genitori le decisioni necessarie per la cura della sua salute. L’attività del pediatra di comunità è complementare: egli mette le sue competenze al servizio dell’ambiente comunitario, supportando quindi gli educatori nell’interpretare le situazioni e nelle modalità di intervento. È quindi una figura che opera più a livello di educazione sanitaria e di promozione del benessere, per prevenire le malattie e i disturbi della salute dei bambini. Chiude il cerchio la figura dell’assistente sanitaria – ha aggiunto -, che ha un ruolo più operativo e di raccordo tra il nido e i genitori: è lei che organizza le attività di educazione e promozione sanitaria, che raccoglie le sollecitazioni e i bisogni delle famiglie, curandosi in questo modo più del contesto sociale in cui i bambini crescono”.

Nel dettaglio, il protocollo d’intesa tra Ulss e Comune stabilisce che il pediatria di comunità effettui due tipi di visite, entrambi nelle sedi del distretto (via Albinoni, contrà SS. Apostoli e via Giuriato): la visita di ammissione all’asilo, a inizio anno scolastico, alla presenza dell’assistente sanitaria e dopo aver avvisato i genitori; e la visita di consulenza durante l’anno, su appuntamento e alla presenza dei genitori, esclusivamente per specifici problemi di diete, allergie, patologie o di somministrazione di farmaci, e per problemi di inserimento di bambini disabili o con disagi socio-culturali. Il pediatra di comunità inoltre programma periodici accessi al nido per verificare le condizioni igienico-sanitarie della comunità, fornire consulenza e controllare le diete dei bambini, verificare l’inserimento dei bambini disabili o con problemi socio-culturali, e per interventi di primo soccorso o di educazione sanitaria volti ad esempio alla prevenzione di malattie infettive.

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