Pedemonte, discarica nella cava, 5100 metri cubi di ghiaia per coprire i rifiuti
Tre uomini, finiti a processo con l'accusa di abuso edilizio, avrebbero scavato più del necessario per rivendere la ghiaia a terzi e mettere al suo posto rifiuti pericolosi
Avrebbero portato via più ghiaia del permesso per poi rivenderla e mettere al suo posto dei rifiuti da seppellire.
L´accusa mossa dalla procura è a carico di tre uomini, ora a giudizio per un presunto abuso edilizio a Pedemonte. M. B, 35 anni, originario di Thiene e ora residente a Chieti, e di E. R e R.R., 65 e 39 anni, di Pedemonte. Secondo il magistrato fino al maggio 2011, e all'arrivo della polizia giudiziaria, i tre avrebbero scavato in modo completamente diverso da quanto dichiarato nel permesso, in una zona vicina all´argine del fiume Astico e quindi tutelata. I tre avrebbero asportato 5.600 metri cubi di ghiaia, destinata alla vendita, senza fermarsi ai 480 consentiti dal permesso. 10-15 euro al metro cubo, ricavo illecito, ma non bastava ancora.
La procura contesta agli uomini il trasporto e la deposizione incontrollata dei rifiuti, anche pericolosi, nascosti al posto della ghiaia portata via di straforo. Parte offesa nel processo anche il Comune di Pedemonte, che potrebbe anche costituirsi parte civile contro una grave violazione del suolo comunale e della salute pubblica.