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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rischio alluvione, in fase di collaudo le paratie mobili a ponte degli Angeli

Il nuovo sistema anti-allagamento prevede l'aggiunta di due argini mobili forniti dalla ditta Elbi di Padova per 23.918 euro: si tratta di “aquadike”, parallelepipedi in materiale leggero, larghi ciascuno 1 metro per 70 centimetri di altezza

Martedì mattina il sindaco Achille Variati ha incontrato nel suo ufficio di palazzo Trissino il nuovo direttore del Dipartimento difesa del suolo e foreste - Sezione difesa idrogeologica e forestale di Vicenza (Genio civile), Marco Dorigo. Mappa alla mano e alla presenza dell'assessore alla cura urbana Cristina Balbi e dei tecnici comunali, l'occasione è servita per fare il punto sui lavori, già avviati o da avviare, lungo il corso del Bacchiglione nel territorio di Vicenza, in particolare in centro storico.

A partire dagli interventi a carico del Genio, come l'innalzamento per un breve tratto del muro dell'argine verso contrà Torretti, poco prima di ponte degli Angeli, per portare a 6,30 metri la sicurezza del livello del fiume. “Il nostro obiettivo condiviso ora – ha infatti sottolineato il sindaco - è portare il livello di sicurezza dagli attuali 6 metri misurati a ponte degli Angeli a 6,10-6,30 metri all'interno della città, cioè tra viale Diaz e il centro storico. Si tratta di una decina di interventi modesti e per brevi tratti, come quello in partenza a breve in via Giuriolo o la pista ciclabile in via Bacchiglione con funzione anche di innalzamento della sponda”.

Al termine dell'incontro, il sindaco si è recato in sopralluogo con Dorigo e l'assessore alla protezione civile Dario Rotondi in largo Goethe, dove è in corso il collaudo del sistema di innalzamento del livello di sicurezza del Bacchiglione nel nodo di ponte degli Angeli. Da ieri infatti, lungo la ringhiera metallica sul fiume, la ditta PM Scale di Padova incaricata della fornitura delle strutture costate 26.596 euro, sta procedendo al fissaggio a terra, lungo la ringhiera che dà sul fiume, di una sottile corsia in acciaio lunga quasi 80 metri, cui la protezione civile aggancerà, in caso di necessità, 30 paratie anti-allagamento in acciaio verniciato alte 60 centimetri. In questo modo il livello di sicurezza del fiume si alza qui di circa 60 centimetri, portandolo a 6,40-6,50 metri. Nel 2010, infatti, l'area venne invasa dall'acqua perchè il Bacchiglione, salendo, affronta la curva prima di ponte degli Angeli con un livello leggermente superiore sul lato di largo Goethe.

“Chiamavamo Vicenza la Venezia della terraferma per le bellezze architettoniche – ha osservato amaramente il sindaco -, ora lo diciamo anche per le paratie anti-allagamenti”. “L'emergenza deve essere risolta nel più breve tempo possibile – ha aggiunto Rotondi, che ha voluto le paratie al posto dei sacchi di sabbia - e l'esperienza ci aiuta a progredire nei sistemi di protezione, che devono essere soprattutto efficaci, economici e semplici”.

Il nuovo sistema anti-allagamento prevede inoltre l'aggiunta di due argini mobili forniti dalla ditta Elbi di Padova per 23.918 euro: si tratta di “aquadike”, parallelepipedi in materiale leggero, larghi ciascuno 1 metro per 70 centimetri di altezza che, riempiti d'acqua, opportunamente agganciati l'uno all'altro e ricoperti da teli in plastica, collegheranno la ringhiera a monte con quella a valle sui due lati del ponte. Oggi il sindaco ha infine appreso da Dorigo che a giorni verrà firmato il contratto con la ditta che ha vinto l'appalto per la realizzazione, entro due anni, della cassa di espansione di Caldogno: “La vera soluzione per avere tranquillità negli anni a venire”, ha ribadito ancora una volta Variati.

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