rotate-mobile
Cronaca

Parla l'anti Baggio: «Buddhista e cacciatore non si può sentire»

A poche ore dall'udienza che vede il leader di Centopercentoanimalisti, Paolo Mocavero, imputato per avere offeso la reputazione dell'ex calciatore biancorosso, l'attivista respinge le accuse al mittente e lancia un paio di frecciate a “codino”

Poche ore fa al tribunale penale di Padova durante una udienza effervescente Roberto Baggio, l'ex calciatore vicentino con una lunga carriera alle spalle, nonché idolo di tanti tifosi, è stato protagonista della singolar tenzone che lo vede opposto a Paolo Mocavero, il padovano leader del gruppo Centopercentoanimalisti. Baggio ha querelato Mocavero per una serie di epiteti che secondo il campione di natali berici, avrebbero oltrepassato la linea del consentito quando gli animalisti hanno criticato la passione del campione per la caccia. E se sui media molto si è scritto di come la pensi l'ex biancorosso, meno si sa di come abbia vissuto la giornata il querelato. Il quale fa sapere di essere «molto tranquillo» e che sta affrontando «questo processo» come tanti altri.

Dunque Mocavero, che impressione s'è fatto dopo l'udienza? Come è stato fronteggiare una star come Baggio?

«Una star? E chi sarebbe la star? Chi ha vinto in tutta la sua carriera solo due scudetti, una coppa Italia, una coppa Uefa, un pallone d'oro quando giocava, fatalità, nella Juve e ci è mancato poco che finisse la carriera tra gli amatori? Per non parlare del rigore sbagliato ai Mondiali Usa quando la palla sfiorò un aereo».

Quali sono le frasi o le espressioni a te attribuite o attribuite alla tua condotta che avrebbero, secondo l'accusa, travalicato la sfera penale?

«L'ingiuria, a quanto ne so, non è più un illecito penale, ne sa qualcosa un altro noto cacciatore che in cassazione l'ha presa in quel posto, ma questa è un'altra storia che racconterò più avanti. Tornando all'ex giocatore del Brescia, non mi risulta di averlo mai insultato sui social e nel web».

Voi sostenete di non aver commesso reati, perchè?

«Scrivere sul nostro sito, io sono il responsabile, che Baggio va ad ammazzare animali anche nella sua riserva in Argentina, non credo sia un illecito penale e nemmeno civile. Questa è la verità».

Per quanto concerne la vostra storia chi è Roberto Baggio? Come si è comportato in questa vicenda? Vedete una contraddizione etica tra il buddhista e il cacciatore?

«Buddhista e cacciatore non si può sentire, per essere campioni bisogna esserlo anche nella vita, chi uccide animali può essere tutto tranne che un esempio da seguire o da stimare. Il suo comportamento? Forse aveva bisogno di un palcoscenico come Pamela Prati, forse è stato incoraggiato da alcuni suoi colleghi, sinceramente non lo so, eppure alle offese dovrebbe essere vaccinato, dato che ha cambiato diverse maglie nella sua carriera, del resto di Maradona, Messi e Ronaldo non ce ne sono tanti».

È vero che vi querelano in tanti? Perchè qualcuno continua a chiamarvi ecologisti di destra? Perchè il consigliere regionale vicentino Sergio Berlato e il mondo della caccia a lui vicino vi detestano? Le cose stanno davvero cosí?

«Querele e processi sono tantissimi, tantissimi, condanne nessuna, solo un paio in primo grado, ma attendo l'appello. I cacciatori ci odiano perché sanno benissimo che siamo l'unico movimento animalista che li ha messi in difficoltà a livello mediatico, per loro siamo un costante pericolo per la loro immagine».

Sì però vi definiscono di destra. Non è vero?

«Ci definiscono di destra? Sono calunnie degli anarcoidi ripuliti, dove sta scritto che un animalista deve avere una idea politica? Gli animali non fanno politica, a loro non interessa conoscere le idee politiche di chi li difende o li libera dalle catene».

Alle volte vi accusano di antispecismo, detto alla grezza di tenere più agli animali che all'uomo o all’uomo quanto agli animali. Perché?

«Antispecismo? No grazie, questa è un'altra cazzata inventata dai sinistroidi. Tuttavia, una volta i carabinieri ad un posto di blocco fermarono me e il mio braccio sinistro, Sandro Campana. Ci tennero in attesa due ore. Non riuscivano a capire come mai un ex estremista di destra e ultras della Lazio potesse andare in giro con un ex estremista di sinistra».

Ma allora che messaggio volete lanciare in questo momento?

«Quando Baggio si renderà conto che questa sua performance gli tornerà indietro come un boomerang inizierà a capire che la sua passione per la caccia, se così vogliamo chiamarla, prima la conoscevano in pochi, ora la conoscono in tantissimi. Regalerò al “codino” il Principe di Machiavelli, magari non l'ha ancora capito. Nel 2015 speravo in una sua reazione. E tant'è...  Intanto la prossima udienza, una udienza non definitiva, si terrà nell'aprile del 2020».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parla l'anti Baggio: «Buddhista e cacciatore non si può sentire»

VicenzaToday è in caricamento