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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca piazza Matteotti

Palazzo Chiericati 2.0: il 7 dicembre è prevista la riapertura

E' previsto tra circa due mesi il termine dei lavori di restauro del complesso museale di piazza Matteotti dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco: ecco tutti i segreti della nuova struttura museale

E’ quasi tutto pronto per ammirare il nuovo Palazzo Chiericati: Palazzo palladiano, ala novecentesca e ala ottocentesca, più il cortile interno, sono le componenti della struttura che dal 2009 sono oggetto di un profondo intervento di restauro, per restituire alla città e al mondo (il palazzo è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco) l'edificio simbolo di piazza Matteotti.

BASILICA PALLADIANA RESTAURATA

RIAPERTURA. La riapertura del complesso museale è fissata per il 7 dicembre come conferma il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci: “L'obiettivo è riaprire la parte palladiana sabato 7 dicembre. È da 10 anni ormai che il Comune si sta dedicando a questo progetto con grande impegno, perchè c'è la consapevolezza che alla fine avremo uno dei musei più straordinari d'Italia”.

I lavori di restauro di Palazzo Chiericati



PALAZZO PALLADIANO E L’IDEA MODERNA. Un ripensamento radicale della struttura, un lavoro ambizioso che conta diversi restauri e diversi ammodernamenti giunti quasi tutti al capolinea: tra gli altri per il Palazzo palladiano, progettato nel 1550 da Andrea Palladio, vi sono il giunto di collegamento tra l’ala palladiana e quella novecentesca, il recupero di tutti gli spazi interni inutilizzati, aumentando così gli spazi espositivi, l'apertura di due varchi, uno al piano terra e uno al piano nobile con la costruzione del collegamento a ponte creato tra i due corpi di fabbrica contigui. “Il sogno – ha confessato Bulgarini d'Elci – è arrivare un giorno ad avere una copertura trasparente del cortile interno del palazzo: come al British Museum o al Louvre, che possa ampliare gli spazi funzionali del museo per conferenze, concerti, appuntamenti culturali in genere. Ma l'idea è ancora embrionale, tant'è che ancora non ne abbiamo discusso con la Soprintendenza”.

NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO DELLA MOSTRA. Quasi pronto anche il nuovo percorso espositivo che vanta una superficie di circa 400 metri quadrati: da ultimo è stato anche terminato il lavoro di manutenzione e restauro (o riproposizione ex novo) delle cornici di tutti i dipinti destinati all’esposizione, e sono stati realizzati per l’occasione importanti restauri di opere mai prima inserite nei circuiti espositivi, la più importante delle quali la grande tela da 4,50 per 2,90 metri di Giulio Carpioni “Le ninfe raccolgono il corpo di Leandro” (restauro finanziato dalla Banca Popolare di Vicenza).

ALA NOVECENTESCA E OTTOCENTESCA. Infine è quasi pronta anche l’ala novecentesca e l'ottocentesca come ha spiegato l'assessore Balbi: “Alla riapertura a dicembre della parte palladiana inizieranno gli interventi veri e propri dell'ala novecentesca e dell'ala ottocentesca, entrambi curati dal settore Lavori pubblici e grandi opere del Comune, per il completo rinnovamento del museo. L’intervento, che si concluderà entro dicembre 2014, prevede lo svuotamento dell’edificio per il rifacimento totale dell’articolazione interna”. Quest'ala ospiterà, tra l'altro, il ciclo pittorico della chiesa di San Bartolomeo dell'ospedale S. Bortolo, le cui strutture sono ormai state inglobate negli spazi del nosocomio cittadino. Un progetto ambizioso, dicevamo, dal costo complessivo di circa 8,5 milioni di euro: ancora pochi mesi e poi sarà tutto da scoprire.

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