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Cronaca

Palazzo Chiericati, boom di visitatori per la riapertura: in 5mila all'ingresso

Soddisfazione per l'amministrazione comunale di Vicenza che ha lavorato per dare nuovo "ossigeno" alla struttura che fino al 26 febbraio ospiterà le più grandi opere di tutti i secoli

"Un po' di stanchezza ma molta, molta soddisfazione: quasi 5mila persone hanno visitato palazzo Chiericati nel week end della riapertura. Scoprendo un tesoro che non conoscevano, e molte nuove ragioni per pensare che Vicenza sia una città bellissima", con queste parole, sul suo profilo Facebook, il vice sindaco di Vicenza Jacopo Bulgarini d'Elci tira le fila di un fine settimana molto positivo per quanto riguarda l'arte e la cultuta in città.

I visitatori sono stati accolti da un vortice sensoriale ottenuto mediante la fusione tra elementi tridimensionali e gigantesche riproduzioni delle opere esposte, sincronizzate al sound design appositamente creato per sottolineare la potenza scenica delle immagini proiettate sulla facciata.

Nell'Ala Novecentesca tante le novità: tra esse la ricomposizione, all’interno della Pinacoteca, dell’antica Chiesa di San Bartolomeo, a fine Quattrocento vera e propria “Cappella Sistina” di Vicenza, demolita nell’Ottocento, con le superbe pale d’altare, realizzate da maestri come Bartolomeo Montagna, Cima da Conegliano, Giovanni Buonconsiglio, Marcello Fogolino, riallestite in un ambiente unico che restituisce la suggestione degli spazi originari.

Oltre alle pale dell'antica chiesa, molte altre opere della pinacoteca civica, definita da Arslan “la più importante quadreria di terraferma del Veneto”, sono tornate visibili nei nuovi spazi, dove si racconta la grande arte dal Duecento al Seicento, dai capolavori di Paolo Veneziano e Hans Memling alle tele di Tintoretto, Veronese e Bassano, in cui la scuola vicentina emerge per la sua qualità altissima con la scoperta del paesaggio e il nuovo linguaggio di Bartolomeo Montagna.

Un ambiente di ampie proporzioni accoglie i sette lunettoni, provenienti dal palazzo del Podestà, opera di Carpioni, Maffei e Jacopo Bassano, raffiguranti i “rettori” di Vicenza. Il tema della pittura a Vicenza si sviluppa quindi appieno al secondo piano, con il dopo-Bartolomeo Montagna. Ma tra le sale che colpiranno di più il visitatore vi è quella incentrata sulla splendida “Madonna con il Bambino” in terracotta di Jacopo Sansovino e, soprattutto, quella dedicata ai grandi maestri della pittura veneta: Jacopo Bassano, Giovanni Antonio Fasolo, Tintoretto e Veronese.

Ma non sarà solo l'Ala Novecentesca oggetto degli sguardi e dell'interesse dei visitatori. Nei suggestivi interrati di Palazzo Chiericati dall'8 ottobre 2016 al 26 febbraio 2017 si potrà ammirare una mostra destinata a suscitare grandi emozioni: “Vivere la Grande Guerra. Ferro, Fuoco e Sangue”.

Inoltre, fino al 26 febbraio 2017 sarà possibile percorrere l'itinerario dedicato a Giovanni Bellini a Vicenza che consente di ammirare tre opere dell'artista, in occasione del cinquecentenario della sua morte: il Crocifisso Niccolini di Camugliano (in prestito dalla Banca Popolare di Vicenza) a Palazzo Chiericati (nelle sale del pianterreno); il Battesimo di Cristo nella chiesa di Santa Corona; la Trasfigurazione di Cristo (in prestito dal museo Capodimonte di Napoli) a Palazzo Leoni Montanari.

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