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Orsi e lupi sulle montagne, Veneto impotente chiama Roma

"La Regione non ha competenze gestionali in materia, e' bene chiarirlo subito": è la posizione della Giunta regionale, espressa dagli assessori Elena Donazzan e Daniele Stival sulle richieste di aiuto delle categorie

"La Regione non ha competenze gestionali in materia, e' bene chiarirlo subito. Le competenze, per quanto riguarda il patrimonio faunistico, in particolare per una specie sottoposta a particolari tutele qual'e' l'orso, sono dello Stato. E delle amministrazioni provinciali, con la propria polizia, per quanto riguarda il controllo". E' la posizione della Giunta regionale, espressa dagli assessori Elena Donazzan e Daniele Stival, in merito alle richieste di alcune categorie economiche e professionali di maggiore prevenzione e controllo rispetto ai danni causati da orsi, lupi e predatori che popolano le montagne del Veneto.

"La Giunta Regionale - dice Stival - vuole tuttavia essere al fianco di chi lavora nelle malghe e che sta subendo danni importanti. Per questo abbiamo stanziato immediatamente 25 mila euro per il risarcimento dei danni diretti, ma anche di quelli indiretti. La delibera regionale che ha aumentato i limiti di spesa per il ristoro degli eventuali danni comprende infatti anche l'erogazione di una somma forfettaria aggiuntiva pari al 10% (piu' di qualsiasi altra Regione) del danno diretto accertato, a copertura dei danni indiretti quali, ad esempio, impatti sulla produttivita' della mandria/gregge; oneri di recupero dei capi dispersi e cosi' via". Sul versante della prevenzione e del contenimento dei danni, avvalendosi anche di risorse messe a disposizione da progetti comunitari (Progetto comunitario Wolfalps) e sulla base di uno stretto rapporto di collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e con i Corpi di Polizia Provinciale, si punta a mettere a disposizione degli allevatori, prosegue Stival, recinzioni elettrificate a protezione degli animali, mentre si sta operando anche per fornire cani da guardia appositamente addestrati.

"Ho parlato con i 'malgari', gente che vuole vivere e lavorare e fare ambiente sulla nostra montagna - afferma Donazzan - e devono essere messi nella condizione di farlo serenamente. Questo orso ha comportamenti fuori norma e decisamente pericolosi per le altre specie, in particolare le mandrie di vacche da latte che popolano l'Altopiano e che quando sono spaventate rischiano di fare e farsi male con grave danno economico in particolare per chi vive di economia montana". "E' importante anche - aggiungono Stival e Donazzan - fare una riflessione sulle politiche europee legate alle immissioni di specie in ambienti oggi molto antropizzati e su cui si e' investito in progettualita' economiche e turistiche, come e' il caso delle malghe in altopiano. Con la Coldiretti locale, che tanto sta facendo per costruire un rapporto di valorizzazione con la Regione del Veneto, per il mantenimento della vita in montagna e per le produzioni agricole di qualita' abbiamo vissuto questo ultimo periodo con la preoccupazione che i tanti investimenti fatti non vengano vanificati".

"La Giunta Regionale ha stanziato risorse e ha gia' in programma di incrementarle ulteriormente - concludono i due assessori - perche' questa e' la nostra competenza in materia, ma chiediamo che gli organi statali e locali preposti alla gestione e al controllo si rendano conto della gravita' ed intervengano decisamente senza perdere tempo".

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