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Cronaca Trissino

Orge in canonica e bella vita: il prete "avvocato" cenava a Trissino

Dalle indagini sullo scandalo che ha travolto la parrocchia padovana di San Lazzaro, emergono indiscrezioni sulle spese "pazze " che il don si sarebbe concesso, tra cui pasti e soggiorni al relais Ca' Masieri a Trissino e stanze in affitto in un agriturismo vicino al casello dell’autostrada di Grisignano

Si allarga lo scandalo a luci rosse deflagrato nella Diocesi di Padova a dicembre dopo la denuncia di una 49enne che ha portato all'apertura di un'inchiesta della magistratura, con l'accusa di violenza privata e favoreggiamento della prostituzione, nei confronti dell'ormai ex parroco di San Lazzaro.

LO SCANDALO

PER FARE LA BELLA VITA DI SPACCIAVA PER "L'AVVOCATO". Dalle indagini emergono altre indiscrezioni sulle spese "pazze " che il don si sarebbe concesso, a testimonianza di un tenore di vita superiore a quello di un semplice parroco. Non solo alcuni fine settimana in Croazia2mila euro per due notti in un hotel di lusso a Roma, una "puntatina" a Cap d’Agde, mecca degli scambisti nel sud della Francia e mille euro per assistere da un palchetto vip, in compagnia sempre della sua ex amante oggi accusatrice, al palio di Siena. Spuntano ora anche pasti e soggiorni al relais Ca’ Masieri a Trissino nel Vicentino e a villa dei Cedri a Colà di Lazise, sul lago di Garda. Luoghi di un certo tenore in cui, per non dare nell'occhio, il prete si sarebbe presentato ed era quindi conosciuto come "l'avvocato". Situazioni in cui, a detta dell'allora amante, si sarebbe fatto sfuggire un "questa cena per metà l’hai pagata tu", forse in riferimento al denaro che gli incontri a luci rosse con altre persone portavano nelle tasche del sacerdote. Frase simile a "non sai quanti soldi potresti fare", che sempre la 49enne ha riportato ai carabinieri nella sua denuncia, come espressione usata dal religioso in un'occasione. Circostanze ora al vaglio della magistratura.

SPESE PAZZE E SESSO ESTREMO. Sotto la lente d'ingrandimento anche i fine settimana in Croazia, a Novi Grad e Lovran, nonché le stanze in affitto in un agriturismo vicino al casello dell’autostrada di Grisignano, meta nota per gli scambi di coppia. Sesso estremo, quello raccontato dall'ex amante che, in un'occasione, ha riferito nella sua denuncia depositata ai carabinieri di Padova, si sarebbe opposta di fronte alla proposta del parroco di accoppiarsi con un cavallo in una stalla a Pavia.

LE CARTE DELLA CURIA. Nei giorni scorsi, il Tribunale ecclesiastico diocesano, ottenuta l'autorizzazione della stessa 49enne e di un'altra 51enne parrocchiana di San Lazzaro, ha trasmesso, come richiesto dai carabinieri che indagano, gli esposti che le due donne avevano presentato in Curia la scorsa primavera, riferendo di aver avuto entrambe una relazione con l'allora parroco.

da www.padovaoggi.it

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