Novità sul caso dell'omicidio di Lucia Manca. Renzo Dekleva, il marito arrestato per il delitto, ha confessato di aver riferito all'amante di essere passato per ponte Sant'Agata, a Cogollo del Cengio, la notte della scomparsa della bancaria, tra il 6 ed il 7 luglio. Fino ad ora, l'uomo aveva ammesso di essersi spinto solo fino a Vicenza, dove gli inquirenti avevano trovato tracce del suo cellulare. Il cadavere della donna venne ritrovato casualmente il 3 ottobre proprio lungo l'argine dell'Astico.

I fatti risalgono a tre mesi dopo quella misteriosa notte, a pochi giorni dal ritrovamento dei resti della Manca.  Dekleva ha un incontro con l'ex amante, delusa per essere stata ingannata, l'uomo le aveva sempre fatto credere di essere separato, e spaventata per la piega che stanno prendendo le indagini. Ora vuole sapere la verità, cosa accadde in quelle ore.

Questo il racconto di Dekleva, riportato da Il Mattino: "Dopo l’incontro con te a Treviso, sono tornato a casa verso mezzanotte e mezzo. A quel punto sono risalito in auto e mi sono diretto verso Folgaria. Volevo recuperare la macchina digitale, quella con le foto del nostro bacio. Credevo di averla dimenticata nell’appartamento in montagna. A San Sebastiano temevo di non avere con me le chiavi della porta d’ingresso. Ho aperto il cruscotto. Non c’erano le chiavi, ma c’era la macchina fotografica che cercavo. A quel punto sono rientrato anell’appartamento di Marcon".

Si può parlare di una svolta nelle indagini: il sospettato ha ammesso di essere passato su quel ponte maledetto, dove è stato rinvenuto il cadavere della moglie.