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Cronaca Marostica

Omicidio in un appartamento sociale, 53enne muore accoltellata dalla coinquilina

La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di domenica. Indagini in corso

Una 53enne è morta a seguito di un'aggressione avvenuta nalla tarda mattinata di domenica in un appartamento sociale dove vivevano due donne con problemi psichiatrici.

Secondo quanto reso noto dai carabinieri, alle 12.45 una donna aveva chiamato al 112 e con voce agitata riferiva di aver ucciso la coinquilina con un coltello e che voleva costituirsi. L’aveva uccisa perché le faceva i dispetti, perché la odiava e che lei, in un momento di rabbia, l'ha colpita al cuore ed al collo con un coltello. Aggiungeva poi di abitare a Marostica, in un appartamento per persone con disagi psichiatrici.

La donna si presentava come Lisa Paiaro Bernato, 54enne, veneziana di Noale. Una gazzella dei carabinieri, pochi minuti dopo, raggiungeva l’indirizzo fornito ed effettivamente, all’interno di questo appartamento, trovava il corpo esanime di Maria Cristina Cavedon, 53enne, riversa a terra e con evidenti ferite da taglio sul torace e sul collo.

Il pm di turno, Barbara De Munari, ha interrogato l’indagata e disposto l’arresto con conseguente trasferimento alla Casa Circondariale di Verona. Oltre l’arma del delitto, rinvenuta sulla scena, sono stati sequestrati e repertati gli abiti della Paiaro, nonché l’appartamento dove si è consumato l’omicidio.

"L'ultimo ricovero dell'autrice risale a 20 anni fa"

Sull'accaduto è intervenuta anche l'Ulss 7 Pedemontana che con una nota ufficiale precisa che: "Le persone coinvolte erano seguite da molti anni dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Ulss 7 Pedemontana e da circa due anni, a fronte di una situazione stabilizzata, vivevano in un appartamento sociale gestito dalla cooperativa sociale Un Segno di Pace".

"Nel caso specifico - sottolineano - l’Ulss 7 Pedemontana garantisce, come in molte altre situazioni analoghem il monitoraggio delle condizioni degli ospiti dell’appartamento sociale attraverso un monitoraggio sanitario costante, mediante più visite la settimana da parte di un operatore sanitario; inoltre le ospiti dell’appartamento venivano regolarmente sottoposte a visita psichiatrica, con cadenza mensile. In passato non erano mai emersi elementi di aggressività o di tensione particolare - tanto è vero che l’ultimo ricovero dell’autrice dell’aggressione risale a quasi vent’anni fa - e lo stesso è risultato nell’ultima visita effettuata da parte dell’operatore proprio questa mattina poche ore prima dei fatti".

E conclude: "L’Ulss 7 Pedemontana esprime le proprie condoglianze ai familiari della vittima e metterà a disposizione degli inquirenti tutta la documentazione utile a fare luce sulla vicenda".

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