In un gruppo di Facebook, arriva la denuncia di una giovane mamma che nel pomeriggio di mercoledì è stata protagonista di una brutta avventura in un centro commerciale. 

IL FATTO. Nel post scioccante della donna si legge che, insieme al figlio piccolo e alla madre, si trovava a fare compere al centro commerciale quando ad un tratto una famiglia di nomadi con un bambino li ha indicati e li ha inseguiti per tutta la durata della passeggiata. “Ho perso dieci anni di vita” è il commento finale della giovane.

CAMPO NOMADI A PONTE ALTO: E' PROTESTA

NON E' IL PRIMO CASO. E come darle torto verrebbe da dire: la cronaca è zeppa di questi fatti e la paura, più o meno giustificata, si diffonde in un attimo tanto che tutte le madri del Vicentino reagiscono allo stesso modo: “Che paura”, “Ho i brividi”, “Panico”. Qualcuna denuncia anche la situazione di Marola dove c’è un campo nomadi piuttosto grande tanto da “aver paura a portare i bambini al supermercato”. Qualcun’altra ricorda un episodio analogo accaduto altrove dove un bimbo rapito da una donna di origine romena era stato ritrovato con lei in un bagno rasato e già cambiato. Qualcuno consiglia una denuncia e chiede che venga controllato il campo rom attaccato all’area commerciale.

CONSIGLI. Episodi che fanno venire i brividi e che fanno riflettere, perché la fobia non deve prendere il sopravvento ma la prudenza non è mai troppa. I consigli si sprecano: non lasciare mai i bambini da soli, non distrarsi e possibilmente tenere i propri figli sempre in braccio. E se siete protagoniste di episodi sospetti di questo tipo non lasciate decadere il fatto e denunciatelo: grazie al vostro aiuto si potrebbero evitare fatti analoghi, se non peggiori.