No dal Molin, 26 condanne a 5 mesi, domani si torna in piazza: "Non ci rassegnamo"
La sentenza del giudice Michela Rizzi è arrivata dopo oltre due ore di camera di consiglio ed è stata accolta dalle urla in aula dei presenti. Entrarono negli uffici della prefettura di Vicenza il 16 gennaio del 2008
Oggi un gruppo di attivisti No Dal Molin, contrari alla realizzazione della nuova base Usa, è stato condannato a pene comprese fra 4 e 5 mesi di reclusione perchè entrarono negli uffici della prefettura di Vicenza il 16 gennaio del 2008. A tutti è stata riconosciuta l'attenuante di aver agito per motivi di valore morale o sociale.
La sentenza del giudice Michela Rizzi è arrivata dopo oltre due ore di camera di consiglio ed è stata accolta dalle urla in aula dei presenti. Una trentina di aderenti al movimento No Dal Molin erano entrati in prefettura respingendo un poliziotto e rompendo una porta, per poi incatenarsi alle scale del palazzo.
"Si tratta di una sentenza vergognosa - commenta il movimento - che criminalizza chi con passione difende la propria terra mentre le decine di esposti sul cantiere statunitense sono stati insabbiati dalla stessa Procura. Cinque mesi di reclusione - continua - per essersi incatenati a una scala, mentre l'esercito statunitense, sempre più corpo estraneo alla città, va in giro per il mondo a scatenare guerre e, a Vicenza, ha prodotto danni gravissimi al sistema idrogeologico". Contro questa sentenza, gli avvocati dei No Dal Molin hanno annunciato che ricorreranno in appello. "Ma la miglior risposta é continuare a difendere la terra dalla militarizzazione: per questo sabato 4 maggio - annuncia il movimento - daremo vita a un nuovo corteo (concentramento ore 10.00 Piazzale della Stazione) che, lungo il suo percorso, passerà anche sotto il tribunale di Vicenza".
