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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

I No Dal Molin in fiaccolata contro il potenziamento di Site Pluto

I comitati contrari alla presenza militare Usa nella città berica, a fronte delle notizie sul potenziamento della base di Longare, hanno lanciato per stasera una fiaccolata per le vie del centro

Il caso Site Pluto, dopo le voci su possibili nuove costruzioni, assalti alle reti e relativa levata di scudi da parte di molti attori, vedrà questa sera un nuovo appuntamento che cerca di coinvolgere i vicentini più sensibili ai temi della guerra e della militarizzazione.

Gli organizzatori, per lo più appartenenti al Presidio Permanente No Dal Molin, lanciano l'iniziativa con queste parole:

Devastazione ambientale e inquinamento; cementificazione e disboscamento, insicurezza e rischi per la salute degli abitanti. E’ quel che rappresenta, per decine di migliaia di vicentini, il nuovo progetto nordamericano; nato, come sempre, nel mistero, lo stesso buio dietro nel quale i militari vogliono immergere le attività che intendono farvi all’interno. Quali proiettili verranno sparati? Che armamenti saranno custoditi? Che tipo di addestramenti verranno realizzati? Domande a cui gli statunitensi non risponderanno mai - come hanno sempre fatto - nascondendosi dietro a un segreto militare funzionale agli interessi di chi vuole la guerra come strumento di profitto e costruito sulle spalle di chi vive queste terre e sulle vite di chi, la guerra, la subisce.

Vicenza, in questi anni, ha dimostrato la propria opposizione alla guerra, portando in piazza l’indignazione di chi vive l’imposizione come una limitazione alla propria libertà; Vicenza ha vissuto una straordinaria stagione di partecipazione e democrazia, fatta di manifestazioni e presidi, sit in e assemblee; Vicenza ha imparato che la guerra e i suoi strumenti sono ospiti pericolosi, che prosciugano le risorse di un territorio mettendo a rischio le terra e i beni comuni e rendendo i luoghi che abitiamo l’indefinita retrovia di conflitti che provocano morte e distruzione.

Vicenza è la nostra terra; è lo spazio che viviamo e che vogliamo difendere, il luogo nel quale vogliamo costruire i nostri sogni e realizzare le nostre ambizioni. Ancora una volta, vogliono sottrarci il futuro, vincolandolo a strutture militari che nulla hanno a che fare con la nostra vita e la nostra quotidianità, sottraendoci terra e spazi, inquidando aria e acqua.

E’ ancora il tempo di scendere in piazza. E’ ancora il tempo di far sentire la nostra voce, contro un progetto che non ci riguarda, che viene imposto nel mistero e nel segreto, che calpesta democrazia e beni comuni. E’, ancora, il nostro tempo, delle donne e degli uomini che amano la propria terra e continuano a immaginare un futuro senza basi di guerra.

E’ il tempo di tornare in piazza con le nostre fiaccole. Giovedì 13 settembre, 20.30, Piazza Castello. Per la nostra terra, contro la guerra. Contro una nuova, ennesima, base militare nella nostra provincia. Per il nostro futuro e la nostra dignità. Per noi, donne e uomini che rifiutano l’imposizione. Perché abbiamo voce, pensieri, cuore, sogni. Perché Vicenza non è suddita di nessuno.

PER APPROFONDIRE:
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