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Cronaca

Incarichi e soldi al prof Giovanni Villa, ex Fondazione Roi: maxi multa a tre società

E' di 280mila euro, pari al doppio degli emolumenti elargiti al docente dell'Univesrsità di Bergamo senza il consenso dell'ateneo, la sanzione per la Didakè, dello stesso professore, la Montenovi Spa e la Gtech spa (ex Lottomatica)

Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, nell’ambito dei servizi istituzionali volti al contrasto del fenomeno del cumulo di incarichi e dell’incompatibilità nel pubblico impiego, hanno concluso un’attività di polizia economico- finanziaria nei confronti di Didakè sas, Montenovi Spa e Gtech spa (ex Lottomatica), che hanno affidato incarichi ad un professore universitario. Si tratta di Giovanni Carlo Federico Villa, volto noto a Vicenza per essere stato direttore dei musei civici nonchè membro del cda della Fondazione Roi, nonchè amministratore della stessa Didakè. 

In particolare, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, a seguito di attività di analisi ed intelligence, hanno individuato il citato docente universitario e - dopo la prevista l’attivazione da parte del Nucleo Speciale Anticorruzione Guardia di Finanza di Roma, delegato dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri - hanno concluso l’attività amministrativa riguardante la compatibilità di incarichi extra-istituzionali svolti dal Villa, in servizio presso l'Università di Bergamo.

All’esito delle attività investigative, è emerso che il docente - nel periodo 2013/2017 - ha ricevuto l’affidamento di molteplici incarichi dalle citate tre società, prevalentemente orientati all’organizzazione di eventi nel settore dell’arte e della cultura (ad esempio, curatela di mostre, banchetti a tema), percependo un compenso complessivo di oltre 140.000 euro.

Le indagini hanno rivelato che l’affidamento dei suddetti incarichi al docente era stato effettuato dalle tre società in spregio della disciplina dedicata, prevista da specifica disposizione di legge: infatti, il conferimento degli incarichi da parte delle imprese interessate è avvenuto senza la preventiva ed obbligatoria autorizzazione dell’Amministrazione di appartenenza, adempimento non osservato dallo stesso professore.

Al termine delle operazioni, pertanto, è stato contestato ai rappresentanti legali pro-tempore delle società, in solido con le stesse imprese, il mancato rispetto della normativa di settore, comminando una sanzione amministrativa di oltre 280.000 euro (pari al doppio degli emolumenti corrisposti). L’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle beriche si innesta nell’alveo della costante azione del Corpo a presidio dell’osservanza delle disposizioni in tema di incompatibilità, lavoro a tempo parziale e cumulo d’impieghi dei dipendenti pubblici.

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