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Cronaca Bassano del Grappa

Morte di Giulia Rigon, il fidanzato indagato per omicidio: i Ris di Parma sul luogo del ritrovamento del corpo

I carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche sono arrivati a Bassano per passare al setaccio il parcheggio e il camper dove è stato trovato il cadavere della 31enne

La morte di Giulia Rigon è, per adesso , ancora un giallo. In attesa dell’autopsia sulla giovane 31enne di Asiago, trovata morta all’interno del camper parcheggiato alla periferia di Bassano del Grappa, martedì sul luogo del ritrovamento sono arrivati i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche. I Ris di Parma passeranno al setaccio il camper dove è stato ritrovato il corpo senza vita di Giulia. Il fidanzato della ragazza, un 29enne di origine brasiliana ma da anni residente in Italia, è indagato a piede libero per omicidio. È stato lui, nella mattinata di domenica a dare l’allarme sulla tragedia avvenuta in quel camper fatiscente dove era di fatto residente.

Il fidanzato, interrogato per ore dagli inquirenti, ha dichiarato che la 31enne, in seguito a una discussione, era caduta nell’area di sosta e successivamente anche all’interno del camper, dove aveva tentato di portarla. Inoltre l’uomo, durante l’interrogatorio, ha dichiarato di non essersi accorto del decesso di Giulia – che sarebbe avvenuto sabato sera - al momento di chiamare i soccorsi. Le ferite trovate sulla ragazza rappresentano un punto di indagine da parte dei carabinieri.

Sul corpo di Giulia c’erano diversi tagli, tra cui una profonda ferita in fronte, forse provocata da un corpo contundente. Tracce di sangue sono state rinvenute sia all'interno del camper che nell'adiacente area esterna, sull'asfalto del parcheggio a livello della porta di ingresso del camper. Su questi punti si concentrerà nelle prossime ore il lavoro del pm assieme ai carabinieri e appunto ai Ris di Parma. Il camper e il parcheggio sono costantemente sorvegliati dagli uomini dell’arma.

Gli accertamenti, assieme ai risultati dell’esame autoptico, dovrebbero far luce sulla morte della ragazza, su quello che potrebbe essere l’ennesimo femminicidio  in provincia di Vicenza. Provincia già macchiata due volte dal sangue di donne uccise dai compagni: Rita Amenze, uccisa a colpi di pistola dal marito il 10 settembre a Noventa Vicentina e Alessandra Zorzin, la 21enne uccisa dal fidanzato con un colpo di arma da fuoco a Montecchio Maggiore il 15 settembre.

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