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Cronaca

Femminicidio Alessandra Zorzin, giallo sul movente. E dal passato di Turrin emerge uno strano episodio

Il movente dell'omicidio nella frazione Valdimolino a Montecchio Maggiore non è ancora chiaro. Ma chi era il killer e perché frequentava la casa della vittima?

Il giorno dopo il femminicido di Valdimolino e l'epilogo finito con il suicidio dell'assassino, sono ancora molte le domande senza risposta. E nel fratempo dal passato del killer emerge un episodio oscuro. Marco Turrin, 38 anni, guardia giurata di Vigodarzere, si èucciso con la pistola che usava al lavoro e che aveva utilizzato per freddare, con un colpo in pieno viso, Alessandra Zorzin, la giovane mamma di 21 anni uccisa in casa mercoledì verso mezzogiorno.

Uccisa con un colpo di pistola

Dell’uomo, sulla base di alcune testimonianze, i carabinieri hanno saputo che era un frequentatore abituale della casa della vittima. Avrebbe avuto la pistola per ragioni di lavoro, come ogni guardia giurata. Il movente dell'omicidio è però ancora un giallo.

Il corpo senza vita di Alessandra Zorzin, mamma di una bambina di due anni che al momento del delitto si trovava all'asilo nido, è stato scoperto ieri mattina dal convivente, un ragazzo di 28 anni, che - allertato dai vicini di casa - ha trovato il corpo al rientro nell'abitazione. Era stesa nel letto della camera, senza vita. Ieri la donna non era andata nel negozio di parrucchiere di Vicenza dove lavorava. Alcuni testimoni, hanno sentito uno sparo e poi visto un uomo allontanarsi con tutta calma a bordo di una Lancia Y nera. Ad incrociarne lo sguardo dopo l'omicidio è stata la titolare di una trattoria. "L'ho visto andare via, camminava con andatura normale, non di fretta - racconta - come se nulla fosse accaduto".

Il movente è un giallo

Il movente dell’omicidio non è ancora chiaro. Dal passato di Marco Turrin emerge un altro strano episodio: nel 2005 era finito al centro delle cronache per un fatto legato a un’arma da fuoco. Aveva 23 anni quando, in auto con la fidanzata nel Padovano, dalla pistola di ordinanza, probabilmente sistemata senza sicura, partì un colpo che lo ferì di striscio. Una vicenda però mai chiarita fino in fondo.

Turrin viveva a Vigodarzere nel Padovano in una casa con la moglie e il padre. È lì che i carabinieri si sono recati per cercare altri indizi per capire che tipo di rapporto il killer avesse con la giovane vittima e sopratutto cercare di far luce sul perché di quell'assassinio. 

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