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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Montecchio Maggiore

Montecchio Maggiore, bloccati due bracconieri, riconosciuto il richiamo proibito

Nascosti vicino ad un'abitazione i due bracconieri utilizzavano un richiamo per uccelli per attirare le prede. Gli agenti della polizia provinciale li hanno fermati dopo essere riusciti a riconoscere il suono dell'esca. Avevano catturato oltre 120 uccelli di specie di cui la caccia è proibita

Ennesima operazione anti-bracconaggio degli agenti di polizia provinciale del distaccamento di Montecchio Maggiore. Mentre effettuavano un servizio di controllo territoriale nella zona collinare di Montorso, due guardie avvertivano il richiamo di un uccello protetto. Appostatisi, si sono resi conto che questo veniva utilizzato da cacciatori di frodo della zona. Pertanto, avvertivano subito il coordinatore, ispettore Francesco Nassi, che inviava un'altra pattuglia a rinforzo.

Spiega Nassi: “Gli agenti si sono resi conto che da una tettoia, di fianco ad una abitazione, due persone, poi identificate nei fratelli N.F, classe 1974, e N.S., classe 1984, esercitavano abusivamente la attività venatoria servendosi anche di un fucile calibro 8 modificato con l'innesto di un silenziatore. Questo per non fare sentire la detonazione degli spari trattandosi di una giornata di silenzio venatorio”. Pesanti i reati contestati ai due. Dal bracconaggio al reato di caccia in giorno di silenzio venatorio, alla modifica dell'arma, all'utilizzo di richiami di specie particolarmente protette fino all'omessa custodia di un altro fucile rinvenuto durante una successiva perquisizione assieme a 114 uccelli di specie non cacciabili e particolarmente protette. Tutto sequestrato dagli agenti della polizia provinciale, come pure gli animali abbattuti nel corso della giornata. “Vorrei sottolineare – commenta il Comandante della polizia provinciale di Vicenza Claudio Meggiolaro – la professionalità del nostro personale che quando ha sentito il richiamo di un animale protetto non è rimasto bucolicamente ad ascoltarlo ma si è posto il quesito da dove provenisse realmente. Questa è una sensibilità che abbiamo maturato in anni e anni di servizio a difesa del territorio e nel rispetto delle comunità locali. Spero che qualcuno raccolga questo testimone con la stessa attenzione”.

Soddisfatto anche il presidente della provincia Achille Variati: “Il fatto stesso che in un periodo di incertezza come quello attuale il personale continui comunque a garantire in tutti i settori efficienza e rispetto della legalità è un segnale importante che consegniamo ai nostri cittadini. Facciamo e faremo fino in fondo il nostro dovere”

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