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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Molestie sessuali su una bambina di 9 anni alla piscina comunale, arrestato pedofilo

La minore ha chiesto aiuto a un addetto alla sicurezza che ha fermato il molestatore consegnandolo poi alla polizia. L'arrestato aveva nel cellulare immagini pedo-pornografiche. Denunciato anche un complice

Una tranquilla domenica si è trasformata in un incubo per una minore di soli 9 anni. Siamo alle piscine comunali di viale Ferrarin a Vicenza, fa caldo e la struttura è gremita di gente che cerca un po' di ristoro, tra loro molte famiglie con bambini. A un certo punto, verso le 17:30, una bambina arriva disperata da un sorvegliante della sicurezza, delle "Pantere", chiedendo aiuto perché poco prima un uomo l'aveva palpeggiata. Il vigilante si fa indicare il molestatore e chiama la polizia, accompagnando l'uomo all'uscita. Il soggetto cerca di aggredire l'operatore, senza riuscirci e alla fine viene preso in consegna dagli agenti. "Non prima di aver ricevuto un paio di ceffoni dalla nonna della bambina arrivata subito dopo", raccontano le "Pantere", aggiungendo: "La sicurezza è stata garantita e la polizia è arrivata immediatamente". 

L'uomo non era solo, ma in compagnia di un amico. La polizia li ha fermati entrambi, accusati di aver compiuto atti sessuali nei confronti di una bambina minore di 10 anni, nello specifico di averla toccata ripetutamente nelle parti intime. Dopo essere giunte immediatamente sul posto, le pattuglie della squadra volanti hanno provveduto dapprima ad assumere nel dettaglio le dichiarazioni dei testimoni, tra i quali un altro frequentatore delle piscine che, avendo assistito personalmente al fatto, aveva subito allertato il padre della bambina e la direzione dell’impianto; contestualmente, dopo aver preso in consegna i presunti responsabili – nel frattempo trattenuti in un locale della struttura comunale,  ed individuati per tali S. N., 36enne cittadino indiano residente in provincia di Vicenza, regolarmente presente in Italia ed impiegato come operaio agricolo, e S. S., 43enne anch’egli cittadino indiano regolarmente residente in città, di professione collaboratore domestico – gli agenti hanno ricostruito la vicenda, verbalizzando ed acquisendo altresì la denuncia del padre della vittima. Le dichiarazioni della bambina, considerata la sua tenerissima età, nonché la gravità e la delicatezza del fatto, non sono state verbalizzate. 

Poiché gli accertamenti investigativi facevano concretamente supporre che uno dei fermati – il 36enne S. N. – potesse essere in possesso illegalmente anche di immagini pedo-pornografiche occultate sul proprio telefono cellulare, questo gli veniva immediatamente sequestrato dagli agenti di polizia. Una prima analisi dello smartphone ha consentito di confermare subito i sospetti di possesso del materiale. I due fermati sono stati subito trasferiti negli uffici della questura, identificati e foto segnalati. 

Il 36enne è stato tratto in arresto e trasferito presso lil carcere di Vicenza mentre il 43enne è stato denunciato in stato di libertà per molestie sessuali in danno della minore. Su disposizione del questore della provincia di Vicenza, Paolo Sartori, l’ufficio immigrazione ha avviato immediatamente le procedure finalizzate alla revoca dei permessi di soggiorno dei due e alla loro conseguente espulsione dal territorio nazionale, una volta conclusosi l’iter processuale a loro carico.


 

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