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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Arzignano

Ancora minacce alla Bevilacqua

Il 53enne indagato per aver consegnato al primo cittadino della città del Grifo una busta con un proiettile è tornato alla carica: l'uomo con pregressi problemi mentali potrebbe essere sottoposto ad un «trattamento sanitario obbligatorio»

Il cinquantatreenne arzignanese che due giorni fa aveva recapitato una lettera contenente un proiettile direttamente nelle mani del sindaco della città del Grifo Alessia Bevilacqua, oggi 19 maggio attorno alle 10, è tornato sotto la sede municipale «urlando frasi sconclusionate e minacciose»: così avrebbero riferito alcuni astanti. Per ragioni di sicurezza il primo cittadino, visibilmente scosso, si sarebbe allontanato dagli uffici. Contestualmente sono state allertate le forze dell'ordine a partire dai carabinieri. Il cinquantatreenne, un uomo con precedenti gravi di squilibrio mentale, oggi è tornato alla carica nonostante gli ammonimenti formali predisposti dalle autorità: in primis l'avviso orale giunto dalla questura berica. Frattanto il vicesindaco Enrico Marcigaglia, sua la delega alla sicurezza, chiede che l'indagato «sia messo in condizione di non nuocere al sindaco, alla comunità e a sé medesimo». E fra i corridoi del municipio si parla di un imminente «accertamento sanitario obbligatorio» o di un imminente «trattamento sanitario obbligatorio». Si tratta di provvedimenti sanitari urgenti di competenza esclusiva del sindaco.

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