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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Timbrava il cartellino e poi andava al centro massaggi, sospeso un medico dell'ospedale

La truffa all'Ulss è stata scoperta dalla guardia di finanza. Nei confronti dell'assenteista è scattato anche il sequestro del profitto del reato

Nei giorni scorsi i finanzieri di Vicenza hanno concluso un'indagine che ha fatto emergere circa 70 episodi di assenteismo ad opera di un medico impiegato presso l’ospedale di Asiago e che ha permesso di applicare la misura cautelare del divieto di dimora nel territorio del Comune di Asiago, la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di medico presso la Ulss n. 7 Pedemontana e il sequestro preventivo della somma di 6.707 euro. 

È questo il bilancio dell’operazione condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Asiago, che ha messo sotto osservazione la posizione di un medico del Servizio Sanitario Nazionale che dal 2017 al 2020, pur risultando “sulla carta” presente in servizio, in varie circostanze, si è allontanato dal proprio posto di lavoro per recarsi presso un noto centro benessere di Asiago, per rientrare, dopo alcune ore di assenza ingiustificata, presso il nosocomio dove timbrava il “badge”, attestando falsamente la propria presenza in servizio. 

L’attività di polizia economico-finanziaria svolta dei finanzieri è scaturita da elementi informativi in base ai quali vi sarebbero state delle condotte anomale commesse dal medico durante il proprio servizio prestato durante i turni ambulatoriali e di sala operatoria presso il reparto di chirurgia dell’ospedale di Asiago. Le successive indagini di polizia giudiziaria, delegate dalla Procura berica, sono state condotte a mezzo di osservazioni, controlli e pedinamenti effettuati nei giorni di assenza, nonché attraverso l’ausilio di apposite indagini tecniche e l’incrocio dei dati acquisiti dai tabulati telefonici dell’indagato, con la documentazione acquisita presso la ULSS n. 7 Pedemontana.

È stato accertato che il sanitario, nel periodo dal 2017 al 2020, ha sottratto 194 ore al servizio sanitario, lasso temporale in cui lo stesso si è allontanato per recarsi presso un noto centro benessere di Asiago e, in alcuni limitati casi, per prestare la sua attività di libero professionista presso le altre strutture sanitarie private, rendendosi responsabile, in qualità di pubblico dipendente, della condotta penale di truffa ai danni dell’Ente di appartenenza. 

Il giudice ha emesso nei confronti del medico (G.S. le iniziali) un’ordinanza di applicazione di una misura cautelare di dimora nel territorio del Comune di Asiago e la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di medico, entrambi per la durata di sei mesi, ed ha disposto il sequestro preventivo della somma di 6.707 euro quale profitto del reato, prelevati sui conti correnti dell’indagato.

In relazione al caso, la direzione dell’Ulss 7 Pedemontana ringrazia la Guardia di Finanza per l’indagine svolta: «Si tratta di un caso assolutamente isolato - sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza -, ma anche di una condotta del tutto deprecabile, che come Azienda ci vede naturalmente parte lesa. Per questo motivo ringrazio la Guardia di finanza guidata dal maggiore Potenza per il lavoro d’indagine che è stato svolto ed esprimo piena fiducia nella magistratura per quello che potrà essere l’esito della vicenda. Il medico in questione è già stato sospeso dal servizio, dallo scorso dicembre, e attendiamo l’esito del procedimento giudiziario per concludere anche l’iter interno relativo alla sua posizione lavorativa».

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