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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Roana

Maltrattamenti a un vecchio cagnolino, allevatore rinviato a giudizio

Legato a catena corta, larghe chiazze sulla schiena in assenza di pelo, luogo di detenzione fatiscente ubicato in prossimità di un rudere, unico riparo una casetta malmessa e affossata

Immagini di un cane anziano, legato a catena corta, larghe chiazze sulla schiena in assenza di pelo, luogo di detenzione fatiscente ubicato in prossimità di un rudere, unico riparo una casetta malmessa e affossata, nessun riparo dal sole o dalle intemperie. Siamo a Roana, sull'Altopiano di Asiago. Le foto inviate da un segnalante i primi giorni di maggio del 2020 al Nucleo Guardie Zoofile ENPA di Vicenza erano chiare. “ Il cane era costretto a vivere legato, da solo lontano svariate centinaia di metri dalle prime abitazioni”, spiega Renzo Rizzi Ispettore Regionale dell’ENPA, “Il sopralluogo effettuato qualche tempo dopo dalle Guardie Zoofile E.N.P.A. ha portato alle complete rassicurazioni date dal proprietario sulla sistemazione in tempi brevi del povero animale, risultato essere un cane femmina meticcia di taglia grande”.

Altre due segnalazioni si sono susseguite nel mese successivo. “La povera vecchia cagna, probabilmente allontanata da casa e dal suo branco perché oramai non si presentava più “in forma” si trovava nella medesima situazione, nulla era cambiato, il proprietario non aveva ottemperato in nessun modo alle disposizioni impartite dalle Guardie Zoofile e l’animale è rimasto in quelle condizioni per un altro mese”, aggiunge Rizzi.

Il 18 di giugno due Guardie Zoofile si poi presentate per operare il sequestro del cane, l’allevatore che risiede a circa un chilometro di distanza, arrivato con un furgone insieme al fratello, messo al corrente della situazione ha cominciato ad inveire contro le Guardie, arrivando a strattonarle e spintonarle per farsi largo con gomitate, prendendo la povera cagna per la collottola lanciandola nel furgone.  A questo punto le Guardie lo hanno ammonito per il suo comportamento, avvisandolo sulle conseguenze a cui andava incontro, la sua risposta è stata: “non succederà nulla, mi hanno detto che non siete pubblici ufficiali voi non potete fare nulla tanto meno un sequestro, siete solo degli animalisti”. 

Per questi fatti il l’allevatore è stato rinviato a giudizio dalla Procura della Repubblica, per avere usato violenza nei confronti di due guardie zoofile che stavano compiendo atti del loro ufficio al quale si opponeva fattivamente, caricando con forza l’animale nel proprio mezzo, impedendo di fatto il sequestro L’uomo dovrà rispondere in Tribunale a partire dal 23 di settembre prossimo. “Putroppo - ha aggiunto Rizzi - non siamo riusciti ad avere altre notizie sulla sorte della vecchia cagnolona spostata da quel luogo, si è tentato di averne a gennaio 2021 quando le Guardie si sono presentate presso la residenza dell’allevatore per verificare la detenzione di altri quattro cani a catena corta, ma purtroppo non si è riusciti nell’intento, anche in questo caso nessuna collaborazione, tanto che il soggetto ora è indagato insieme ad altri per fatti ben più gravi”

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