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Cronaca Malo

Malo, il no alla Spv finisce nel presepe

La frazione di Vallugana interessata da una contestatissima variante si appella a Gesù bambino: intanto i residenti si preparano a ricorrere al Tar

Il NO alla Superstrada pedemontana veneta entra nel presepe di Vallugana, una frazione di Malo i cui residenti si oppongono al cantiere voluto da Regione e concessionario proprio in quella zona. Un cantiere resosi necessario, almeno secondo il proponente, per accelerare i lavori e per evitare possibili ingorghi al resto della viabilità del comprensorio, dopo che l’opera, almeno in quel tratto è stata sottoposta a due diversi blocchi a causa di due crolli che stanno mettendo a dura prova l’intero progetto.

Il presepe (la cui foto è finita anche su alcune pagine Facebook) è stato realizzato da alcuni aderenti al comitato che non vede di buon occhio la variante rispetto alla quale il concessionario dell’infrastruttura, la italo-spagnola Sis, ha recentemente ottenuto dal Ministero dell’ambiente una autorizzazione ben precisa. Un ok in forza del quale il privato potrà completare la realizzazione della galleria Malo-Castelgomberto non procedendo dall’inizio alla fine dell’asta (i lavori nelle due aree sono appunto in stallo a causa di un crollo di una volta del tunnel lato Malo e per il cedimento del terreno lato Castelgomberto), bensì procedendo dal mezzo verso le estremità. La composizione scelta da chi ha realizzato il presepe lascia poco all’immaginazione (vedi foto).

Se a sinistra il diorama ritrae uno scorcio di vita rurale della zona con Maria e Gesù bambino ospitati sotto il porticato di una casa colonica, dall’altra è ritratto un cantiere che inesorabilmente inghiotte il territorio. Su ogni ruspa e su ogni betoniera campeggia la scritta Sis, che è appunto il nome del consorzio privato che si è aggiudicato la realizzazione e la gestione della superstrada. Sullo sfondo della scena bucolica poi campeggia la scritta passato, mentre sulla ricostruzione del cantiere campeggia la scritta presente: il tutto in un evidente segno di dissenso nei confronti dei lavori che a giudizio di molti abitanti, anche perché inizialmente non previsti, danneggeranno per sempre la quiete e l’equilibrio naturalistico di una frazione da sempre conosciuta per il suo pregio ambientale. Più segnatamente il presepe è stato collocato in una cappelletta molto conosciuta da chi vive in zona che si trova a pochi passi dalla ex scuola di Vallugana.

Dell’astio nei confronti del progetto peraltro Vicenzatoday.it aveva parlato diffusamente a metà novembre. Sul tappeto però rimane una questione di un certo peso. Si parla della possibilità che il comune o in alternativa un gruppo di residenti ricorra al Tar Lazio contro la decisione del Ministero dell’ambiente che ha autorizzato Sis a praticare uno scavo addizionale partendo dalla Vallugana. E se il Comune di Malo, comunque imbarazzato per la richiesta di impugnare la decisione presa a Roma, pare intenzionato a non esporsi, diversa è la posizione dei residenti che in queste ore starebbero decidendo se ricorrere o meno alla magistratura amministrativa. Si tratta di una partita di un certo peso perché se il Tar decidesse per il blocco, anche solo se per una sospensiva, il ruolino di marcia della Pedemontana veneta, che è già in ritardo di anni si allungherebbe ancor più. Il che potrebbe trasformarsi in un’altra freccia a disposizione dell’arco di chi da anni contesta il progetto della superstrada, nota anche come Spv o Montecchio Maggiore - Spresiano.

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