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Cronaca Malo

Malo e la "militarizzazione" dei cacciatori: la denuncia di una onlus

Riceviamo da Stefano Delpieri, del Gruppo di Intervento Giuridico Onlus, la denuncia sulla proliferazione delle stazioni dei cacciatori nel territorio di Malo. Inoltrata una richiesta di informazioni alla magistratura

Il testo della lettera che ci ha inviato Delpieri:

E’ davvero difficile capire che cosa passa nella testa di persone normalissime, almeno in apparenza, che quasi si trasformano con un fucile calibro 12 in mano.

E’ il pensiero che viene in mente osservando le (foto), alte parecchi metri, le baracche divenute veri e propri bunker con tanto di feritoie e recinzioni realizzate nei boschi sulle pendici del Monte Pian, nel territorio comunale di Malo.

Quasi una linea fortificata permanente, da dove cacciatori con buona scorta di munizioni sparano a chi ha la malcapitata idea di svolazzare a tiro.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, grazie alle preziose segnalazioni degli attivisti locali della Lega per l’Abolizione della Caccia, ha inoltrato una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione di opportuni interventi alle amministrazioni pubbliche e alla magistratura competenti con la finalità di verificare se tali installazioni permanenti siano state autorizzate sotto il profilo paesaggistico e per gli aspetti urbanistici.

Coinvolti il Ministero per i beni e le attività culturali, la Soprintendenza per i beni architettonici e ambientali di Verona, il Comune di Malo, i Carabinieri del G.T.A. di Treviso, il Corpo forestale dello Stato e – per gli eventuali aspetti di competenza – la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza.

 

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