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Cronaca Trissino

La mafia del Veneto: fiumi di denaro, tra "lavatrici" e usurai

Una delle sale civiche di Trissino ha ospitato un vivace dibattito sulla malavita organizzata del Nordest

«La mafia del Veneto» è stato il tema dominante di un incontro organizzato ieri sera a Trissino dal Covepa, il Coordinamento pedemontana alternativa: un incontro moderato dal portavoce della associazione Massimo Follesa e che ha visto come unico relatore l’autore d’inchiesta Alessandro Ambrosini, collaboratore di Vicenzatoday.it e del quotidiano romano Il Tempo.

VIDEO Alessandro Ambrosini: "C'è una mafia nata e cresciuta qui nel Veneto: casseforti, lavatrici ed omertà"

IMG_9938-2Durante la serata parecchi sono stati i punti toccati: dalla specificità della mala veneta del Brenta, unica mafia del Nord a fronte di quelle storicamente originatesi nel Mezzogiorno, ai collegamenti con gli ambienti politici, economici e dei servizi segreti, fino alle coperture di cui godrebbe ancor oggi l’ex numero uno della mafia del Brenta Felice Maniero.

VIDEO Massimo Follesa: "Non c'è un'infiltrazione mafiosa, c'è una presenza"

Nella seconda parte del dibattito (in foto un momento della discussione), caratterizzato da animati botta e risposta col pubblico presente alla sala della biblioteca di Trissino, sono stati affrontati altri argomenti tra cui quello della eccessiva imposizione fiscale da parte dello Stato che mettendo in difficoltà in primis le aziende, esporrebbe proprio queste ultime a dinamiche di infiltrazione.

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