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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sgominata banda di spacciatori nigeriani: Vicenza mercato dello spaccio "pendolare"

Blitz della polizia all'alba di martedì che ha portato all'arresto di 27 persone. I pusher si rifornivano di "roba" a Verona e nel capoluogo berico per spacciare in centro a Trento

All’alba di martedì mattina è stata sgominata dalla Polizia di Stato, coordinata dalla  Procura della Repubblica di Trento – Direzione Distrettuale Antimafia -, un’organizzazione criminale di matrice nigeriana dedita al traffico di sostanze stupefacenti a Trento ed in provincia.  Sono state eseguite 27 misure cautelari in carcere a carico di altrettanti soggetti di nazionalità nigeriana da parte della Squadra Mobile di Trento, coordinata dal Servizio Centrale Operativo ed in collaborazione con le Squadre Mobili di Milano, Bari, Brescia, Verona Cremona, Mantova, Piacenza, Ferrara, Vicenza, Treviso e Rovigo nonché equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Lombardia” ed unità cinofile della Polizia di Stato. 

L’operazione denominata “sommo poeta”, perché il punto di raduno dell’organizzazione a  Trento è stato individuato nella piazza principale antistante lo scalo ferroviario del capoluogo trentino, dedicata proprio all’illustre poeta fiorentino  Dante Alighieri, ha preso avvio nei primi giorni di quest’anno, quando la Squadra Mobile del capoluogo trentino ha effettuato un arresto in flagranza di un cittadino nigeriano proprio in piazza Dante.

Le successive attività d’indagine hanno permesso di accertare che non si trattava di uno spacciatore isolato, privo di collegamenti con altri pusher stranieri, sempre nigeriani, intenti a vendere droga al dettaglio nelle strade del centro storico di Trento, ma di una vera e propria organizzazione che aveva messo in piedi un sistema estremamente remunerativo di vendita la dettaglio di sostanza stupefacente, in grado di far incassare alla compagine criminale anche 5000/6000 euro al giorno.

Pertanto sono state avviate dalla Polizia di Stato una serie di attività investigative che hanno previsto l’impiego di pattuglie impegnate nel contrasto alla criminalità diffusa, rappresentata dalla vendita al dettaglio di droga, principalmente, marjuana ed eroina, con molteplici arresti in flagranza nel corso delle indagini (24) ed il sequestro di sostanza stupefacente per un totale di più di 2000 dosi. Allo stesso modo, per risalire alla struttura dell’intera organizzazione sono state promosse attività investigative specifiche da parte della Squadra Mobile di Trento, delegata dalla Procura della Repubblica dello stesso capoluogo, tali da riuscire a disvelare la composizione dell’organizzazione capeggiata da soggetti nigeriani conosciuti con i nomi in codice di  “Iron Boss” “Bobo”, “Ken ed “Ukua”, diminutivo di Samuel in dialetto nigeriano, tutti residenti a Verona.

Un’altra caratteristica della compagine è stato di essere radicata al di fuori della piazza di spaccio prescelta, la città di Trento. Ogni mattina, da Ala (TN), Verona e Vicenza, gli spacciatori, opportunamente riforniti di droga, precedentemente presa a Verona e Vicenza,  ed istruiti dai capi dell’organizzazione attraverso una fitta messaggistica tramite  servizi di instant messaging, sono stati visti salire sui treni regionali lungo la tratta ferroviaria che collega il capoluogo alla città scaligera e giungere a Trento, per poi sparpagliarsi lungo le vie della città e riprendere l’ultimo treno disponibile per ritornare verso i luoghi di dimora.

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