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Cronaca Monte Berico

Ludwig, Abel fa il contadino in Valpolicella: massacrò a Monte Berico

Dopo la libertà concessa al veronese Marco Furlan, anche Wolfgang Abel esce dal carcere ma sotto vigilianza. I due furono accusati di svariati omicidi, rivendicati con lo pseudonimo di Ludwig

E' una lunga scia di sangue quella che segue il nome di Wolfgang Abel. Con l'amico veronese, Marco Furlan, furono i protagonisti di una agghiacciante sequela di delitti a sfondo razziale, politico e religioso che firmarono con la celeberrima sigla Ludwig.

Vicenza fu teatro di due dei numerosi delitti di cui i due si macchiarono: la prima fu la prostituta Alice Maria Beretta, uccisa a colpi di martello ed ascia, nel 1980, e due anni dopo massacrarono a martellate due frati sessantenni, Gabriele Pigato e Giuseppe Lovato, al Santuario di Monte Berico.

Oggi, Wolfgang Abel, lavora come vendemmiatore in Valpolicella. Non gli è stata concessa la libertà (per pericolosità sociale), come a Marco Furlan, che da tre anni fa l'informatico a Milano, ma può comunque svogere un'attività fuori dal carcere. Abel, che sperava di trovare un posto attinente al suo titolo di studio, è un matematico, si dice comunque soddisfatto anche se guadagna poco.

 

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