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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Legambiente: Vicenza nella top ten delle più inquinate d'Italia

A Vicenza, un giorno su due, vengono sforati i valori massimi consentiti di Pm10, situazione comune in pianura padana: peggio solo Alessandria, Frosinone, Cremona, Torino e Parma. Male anche Verona

A Vicenza si respira davvero una brutta aria e, purtroppo, non è una novità (vai al RAPPORTO 2013). L’allarme arriva dall’edizione 2013 di Mal’aria di Città, la tradizionale campagna di Legambiente che monitora la qualità dell’aria nei centri urbani d’Italia. Vicenza consolida la sua presenza nella top ten per i giorni di sforamento del livello di Pm10, praticamente un giorno su due. Sono ben 51 quelle che hanno superato il tetto di 35 giorni di sforamento del valore medio giornaliero (50 microgrammi/metro cubo) stabilito dalla legge.

Ecco la classifica delle 10 città peggiori per quanto riguarda le concentrazioni di PM10:

Alessandria (123 giorni fuori legge)
Frosinone (120 giorni)
Cremona (118 giorni)
Torino (118 giorni)
Parma (115 giorni)
Vicenza (114)
Brescia (106)
Milano (106)
Verona (103)
Bergamo (99)

LA PIANURA DELLO SMOG Se il Nord Italia, in particolare la Pianura Padana, si conferma come l’area più critica dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico, note dolenti arrivano anche dal Centro-Sud: 85 giorni di superamento a Napoli, 64 a Cagliari, 57 a Roma e 55 a Palermo. Quanto ai valori del famigerato PM2,5 (polveri con diametro inferiore ai 2,5 micron), sono poche le città in cui i dati sono effettivamente disponibili, nonostante il monitoraggio sia obbligatorio già a partire dal 2011.

L'OZONO Nella metà dei centri urbani con informazioni disponibili, Legambiente ha trovato valori fuori norma soprattutto a Torino, Padova e Milano. Preoccupa anche la situazione degli ossidi di azoto, fuorilegge in 24 città sulle 83 monitorate, e dell’ozono che risulta troppo elevato in 44 delle 78 città controllate dall’associazione nel suo rapporto Ecosistema Urbano. Da non trascurare, infine, gli elevati livelli di rumore cui sono esposti i cittadini di quasi tutte le principali città italiane.

IL COMMENTO "Il 2012 si chiude con una conferma sugli elevati livelli di inquinamento atmosferico che respiriamo nelle città italiane e lo smog è destinato a caratterizzare anche l’anno appena cominciato. A chiedere all’Italia misure risolutive per ridurre l’inquinamento atmosferico a fine anno è stata pure l’Europa con una sentenza della Corte di giustizia nei confronti del nostro Paese - Commenta la direttrice generale di Legambiente, Rossella Muroni - Quanto alle cause principali di livelli così elevati di smog, il Cigno indica prima di tutto il traffico veicolare e i riscaldamenti, cui si deve l’emissione di polveri fini, ossidi di azoto, dei precursori dell’ozono o di altri inquinanti come gli idrocarburi policiclici aromatici o il monossido di carbonio. Fuori dai centri urbani, contribuiscono alla contaminazione anche i processi industriali e di produzione di energia".

LA SOLUZIONE, secondo Legambiente, consiste nell’inasprire i controlli e nell’attuazione di una serie di misure per promuovere l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e la produzione di energia da fonti rinnovabili.

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