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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Le mostre a Vicenza tra il 2016 e il 2020: il calendario

Il progetto complessivo si intreccerà alle operazioni strutturali, tese a rafforzare gli attrattori permanenti, come il completamento del nuovo Museo Civico - con il rifacimento delle ali novecentesca e ottocentesca di Palazzo Chiericati - e il riallestimento del salone della Basilica Palladiana

Vicenza, museo diffuso, capitale dell'arte e della bellezza. Questo è l'obiettivo al quale aspira l'assessorato alla crescita proponendo un programma di mostre tra il 2016 e il 2020.
Esposizioni diversificate, di livello internazionale, e grandi eventi valorizzeranno in modo nuovo gli spazi urbani creando un equilibrio tra attrattività e valorizzazione dell'identità culturale vicentina in sinergia con i partner coinvolti. Il progetto complessivo si intreccerà alle operazioni strutturali, tese a rafforzare gli attrattori permanenti, come il completamento del nuovo Museo Civico - con il rifacimento delle ali novecentesca e ottocentesca di Palazzo Chiericati - e il riallestimento del salone della Basilica Palladiana. La nuova stagione culturale prenderà avvio nel 2016 con la proposta di due differenti temi: il confronto tra civiltà (Oriente/Occidente) e l'esperienza bellica.

Il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e il direttore scientifico della Pinacoteca civica di palazzo Chiericati Giovanni Carlo Federico Villa hanno annunciato le novità della stagione culturale per i prossimi anni. GUARDA IL VIDEO

"Il progetto dedicato alla programmazione culturale dei prossimi anni, che ha richiesto molto tempo per la costruzione e ne richiederà molto altro per la realizzazione, si sviluppa lungo un arco temporale molto ampio, fino a raggiungere il 2020 - ha dichiarato vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. Insieme al professor Villa, abbiamo strutturato un susseguirsi di esposizioni, cuore della proposta, arricchite da progetti collaterali ed eventi, frutto dell'esperienza degli ultimi anni nei quali protagonista è stata la Basilica palladiana restaurata e riaperta al pubblico. L'obiettivo nella nuova programmazione è attrarre visitatori da fuori città, conferendo alle mostre un rilievo non solo nazionale ma anche internazionale, pur mantenendo un forte legame con il territorio, che ne uscirà valorizzato: l'investimento sulla cultura non deve prescindere dall'identità culturale ed artistica vicentina e sarà teso a dare sviluppo al mondo commerciale e produttivo. Cercheremo di convincere i turisti a raggiungere e conoscere Vicenza valorizzando ciò che la città possiede e creando degli inediti accostamenti con il supporto di sponsor: Fiera di Vicenza e di Banca Intesa, oltre allo storico rapporto con Fondazione Cariverona, hanno già aderito al nostro progetto. Per fare questo coinvolgeremo gli attori del territorio aprendo un tavolo permanente dove ascolteremo le proposte di ciascuno. Inoltre desideriamo coinvolgere pubblici differenti che possano assicurare flussi costanti nel nostro territorio".

"I tre progetti speciali che proponiamo accanto alle mostre valorizzeranno ciò che esiste a Vicenza con elementi di innovazione - ha annunciato Bulgarini d'Elci -: utilizzeremo luoghi storici significativi per dare vita a progetti di video mapping (Palazzo Chiericati, palazzo del Monte di Pietà, corte dei Bissari, palazzo Bonin Longare) che narreranno la città, i suoi tesori - l'eredità Palladiana prima tra tutte - e le sue idee, i patrimoni dei musei, i viaggi di Pigafetta e Magellano. E per fare questo proporremo un concorso per video maker. e il progetto potrà avere uno sviluppo anche nei quartieri periferici. Il secondo progetto speciale mirerà alla valorizzazione del Teatro Olimpico, con un'operazione di storytelling, per spettacolarizzare l'esperienza della visita. Infine lavoreremo per aprire la città e il suo patrimonio al meglio della musica contemporanea mondiale, in modo raffinato".

"Cuore del progetto sarà anche il lavoro di recupero di palazzo Chiericati, settimo polo museale d'Italia, che vuole tornare ad essere la porta orientale della città, proseguendo il lavoro di Maria Elisa Avagnina. Vogliamo dare ai vicentini un motivo per tornare periodicamente al museo offrendo servizi e mostre" - ha detto il direttore scientifico della Pinacoteca civica di palazzo Chiericati Giovanni Carlo Federico Villa che ha successivamente illustrato i differenti progetti per la città fino al 2020.

Dopo la prima biennale italiana dell’illustrazione e quindi la valorizzazione del lascito di Alessandro Ghiotto che, a cavallo tra 2015 e 2016, inaugura alcune sale della nuova ala novecentesca della Pinacoteca civica, si partirà con un affascinante viaggio nella storia dell’arte, dal barocco alla contemporaneità, proprio attorno al tema dell'incontro tra civiltà e culture, con la mostra “Un museo per l’Italia. Oriente e Occidente in sette secoli di capolavori”, per proseguire a settembre nella splendida dimora gentilizia progettata per la famiglia Chiericati con l’esposizione del lascito Pozza-Quaretti, mentre i suggestivi interrati ospiteranno nel corso dell’anno mostre dedicate alla grafica sia antica che contemporanea. Sempre nel mese di settembre la città riscoprirà il suo essere luogo di Memoria e di Memorie: tre straordinarie location (Basilica Palladiana, Palazzo Chiericati e Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari) apriranno infatti le loro porte alla più importante e significativa operazione a livello nazionale intorno al tema della Grande Guerra.
Il concetto chiave del secondo nucleo, che inizierà nel gennaio 2017 per articolarsi in quattro mostre fino a primavera 2020, è "Vicenza, the Art of Style": l'idea di una città che genera stili, eleganza, tendenze, e diventa essa stessa icona di bellezza. Le quattro mostre in programma esploreranno il '900, il '600, il '500, il '400 attorno alla triade pittura-gioiello-moda. A cui è inevitabile aggiungere l'architettura, in una città così particolare come la nostra.

Questo lungo viaggio ha già un grande partner: nel triennio 16-18 Intesa Sanpaolo sosterrà il progetto culturale vicentino. Mentre è in costruzione, sul ciclo di quattro mostre "Vicenza, The Art of Style", una collaborazione strutturale con Fiera di Vicenza, anche sotto il profilo dell'internazionalizzazione.

Le grandi mostre nel 2016, dal confronto tra civiltà all’esperienza bellica
2-2-6Saranno più di cinquanta capolavori d’arte dal Seicento al Novecento, opere di Francesco Maffei, Giulio Carpioni e Pietro Vecchia, Piazzetta, Tiepolo, Cignaroli e Canova, ma anche la straordinaria unicità delle icone russe della collezione di Palazzo Leoni Montanari, a inaugurare per primi, in primavera, nel salone della Basilica Palladiana, a Palazzo Leoni Montanari, a Palazzo Chiericati e nella chiesa di Santa Corona, la nuova stagione espositiva, promossa dall’amministrazione comunale anche per far conoscere e mostrare al pubblico l’eccezionalità della più importante pinacoteca civica di terraferma veneta. Il connubio fra l’architettura del Palladio, patrimonio Unesco, e la grande arte pittorica darà luogo a un appuntamento di immenso valore artistico. Si chiamerà "Un museo per l’Italia. Oriente e Occidente in sette secoli di capolavori" questo affascinante viaggio nell’arte in grado di esaltare la singolarità e le specificità di Vicenza, dando al pubblico e alla città anche il senso di cosa sarà Palazzo Chiericati una volta completato il restauro (con la riapertura dell’ala novecentesca e, in futuro, di quella ottocentesca): uno dei pochi musei civici italiani a esporre opere dal Trecento al Novecento con una completezza e altezza d’esiti davvero unica.

A settembre 2016 proprio la splendida dimora gentilizia progettata da Palladio per la famiglia Chiericati ospiterà quella che è stata una delle maggiori donazioni degli ultimi decenni: il lascito Pozza-Quaretti. Alla pubblicazione del “Catalogo Scientifico delle collezioni. VIII. Pinacoteca Civica di Vicenza. Lascito Neri Pozza”, si accompagnerà la valorizzazione della collezione nella sua interezza, attivando contestualmente un’ampia proposta didattica, a partire dalle incisioni e vedute di Vicenza di Neri Pozza e senza tralasciare i rapporti del grande editore vicentino, a un tempo collezionista, scultore e incisore di fama, con gli artisti incontrati negli anni di lavoro, restituendo così lo svolgersi dell’arte italiana nella prima metà del Novecento.
Sempre nello stesso periodo, nell’ambito delle celebrazioni centenarie, tre straordinarie location apriranno le loro porte alla più importante operazione a livello nazionale intorno al tema della Grande Guerra. La Basilica ospiterà una mostra fortemente emotiva, pensata sui temi quotidiani della guerra (il freddo, la fame, l’odore, il rumore, il vissuto dei soldati, le privazioni) per sollecitare i sensi del visitatore; Palazzo Chiericati si concentrerà sulla propaganda e satira di Guerra, lavorando su temi e materiali molto diversi, per capire come il conflitto è stato raccontato e vissuto lontano dai campi di battaglia; anche Palazzo Leoni Montanari tornerà ad aprire i propri spazi a questo tema, investigando in particolare il lavoro dei reporter di guerra. Un eccezionale documento visivo sarà costituito dalle fotografie panoramiche dell’Altopiano d’Asiago dal Kaberlaba: agli scatti del 1915 si affiancheranno quelli di oggi, ripresi con le medesime macchine e lastre. Un mosaico di tre mostre in grado di narrare a ogni ragazzo di oggi cosa siano stati gli anni della Grande Guerra e di porre Vicenza in dialogo con le massime istituzioni italiane. Accanto alle tre mostre si strutturerà un fitto programma di proiezioni cinematografiche, esperienze teatrali, letture di piazza, concerti per dare la massima sfaccettatura possibile alla narrazione bellica, con un focus particolare sull’Altopiano di Asiago, autentico museo a cielo aperto del conflitto bellico.

Le grandi mostre 2017-2020 – Vicenza, The Art of style
5-2-6Una nuova e originale linea di ricerca espositiva per la città che dell’oro è la capitale: Vicenza, The Art of Style: da gennaio 2017 ad aprile 2020 è in cantiere una nutrita serie di eventi espositivi, diversificati per pubblico e dimensioni, con una particolare attenzione alla ricerca di proposte capaci di coniugare l’attrattività per un pubblico esterno con la costruzione di relazioni con il territorio.
In anteprima mondiale la mostra-evento "La Bellezza indossata. I gioielli d’artista" porterà in Basilica Palladiana i massimi protagonisti dell’arte del Novecento a dialogare con il territorio sul tema dell'incrocio e delle reciproche influenze tra gioiello, oreficeria, moda e arti visive: ospitando i capolavori di gioielleria disegnati dai più grandi artisti del Novecento, partendo dalle avanguardie storiche per giungere ai giorni nostri, da Picasso a Dalì, Braque, Lichtenstein, Warhol, Fontana, Burri. Cent’anni di moda e di gioielli: la mostra presenterà un inedito percorso dedicato a gioielli e abiti iconici, creati tra il 1905 e il 2013 da alcuni tra i più significativi artisti e fashion designer internazionali, in dialogo con opere d’arte, databili dall’età antica alla contemporaneità. In accostamenti che illustrino e celebrino l’arte come fonte di ispirazione per l’ideazione di gioielli e di collezioni di moda o, più semplicemente, quale modello per singoli omaggi stilistici e concettuali. Nella moda degli ultimi cento anni le relazioni dei fashion designer con il mondo dell’arte e dell’architettura hanno raggiunto livelli di tale altezza da rendere in molti casi difficile la definizione dei loro confini naturali, annodati in un dialogo capace di creare autentici capolavori, trasposizioni vestimentarie del segno dell’artista e traduzione degli stili dell’arte verso un’estetica sociale innovativa. Ed è impressionante l’elenco degli artisti che hanno affrontato, e risolto genialmente con veri e propri capolavori senza tempo, il tema proposto: Arman, Jean Arp, Afro, Dino e Mirko Basaldella, Georges Braque, Alberto Burri, Pol Bury, Alexander Calder, Giuseppe Capogrossi, Mario Ceroli, Pietro Consagra, Salvador Dalì, Sonja Delaunay, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Erich Heckel, Roy Lichtenstein, Man Ray, Giacomo Manzù, Bruno Martinazzi, Fausto Melotti, Emil Nolde, Meret Oppenheim, Pablo Picasso, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Karl Schmidt-Rottluff, Yves Tanguy. Tutti interpreti del nuovo significato che ha avuto il gioiello per l’arte moderna: non più ornamento ma il mezzo con cui si pone l’opera d’arte in contatto diretto, fisico, con la persona.

Il progetto Vicenza Art of Style si declinerà negli anni successivi in una serie di esposizioni che svilupperanno il tema dell’esposizione (La Bellezza indossata) nella chiave del dialogo interdisciplinare, ricostruendo compiutamente i contesti sociali e artistici in cui operavano i grandi artisti che faranno da fulcro alle diverse mostre.
Si spazierà da “Gli ori di Vicenza. Maffei, Carpioni e Vecchia rivali a Venezia” (Basilica Palladiana, dicembre 2017), prima di una serie di tre mostre dedicate ai massimi protagonisti dell’arte vicentina, tesa a sottolineare l’eccellenza del territorio a partire dai tre grandi protagonisti del Barocco veneto, affiancati da capolavori d’oreficeria sacra e profana, abiti e tessuti delle manifatture vicentine e veneziane, alla mostra “Palladio e la Maniera” (Basilica Palladiana, dicembre 2018), la seconda mostra dedicata ai secoli d’oro di Vicenza che, sul filo rosso della singolarissima carriera dello scledense Giovanni Demio, racconterà la storia della bottega pittorica di Andrea Palladio, mostrando un altro aspetto delle sue architetture. Operazione ampiamente territoriale che, oltre a raccogliere i capolavori di Paolo Veronese, coinvolgerà il sistema ville della provincia.
L’ultima mostra, a conclusione della riflessione sull’arte vicentina, sarà “Bartolomeo Montagna e l’invenzione del paesaggio” (Basilica Palladiana, dicembre 2019), dedicata alla figura del massimo interprete dell’arte veneta negli anni Settanta del Quattrocento, accanto a Giovanni Bellini, Antonello da Messina, Cima da Conegliano e i Vivarini. Sviluppando il tema della Pietà e del paesaggio, si raduneranno grandi capolavori in un’esposizione che cercherà di definire compiutamente l’apporto di Vicenza al mito della Serenissima e dei suoi autori, sottolineandone il ruolo in ambito artistico quale maggiore città di terraferma.

Altre iniziative
Non mancheranno, nell'alveo della recente tradizione, eventi pensati per i giovani e le famiglie, concerti, spettacoli, rassegne letterarie, attività performative e di intrattenimento.
A marzo prenderà il via l’apprezzata rassegna “Poetry Vicenza”, in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari e l’associazione TheArtsBox, ospitando nei palazzi e luoghi più suggestivi della città alcuni tra i maggiori poeti nazionali e internazionali, accompagnati dalle note di talentuosi musicisti. In aprile i grandi nomi dell’economia, dell’impresa, del giornalismo e della politica si daranno appuntamento a Vicenza per il festival Città Impresa. Dal 6 al 14 maggio la XXIa edizione del festival internazionale “New Conversations Vicenza Jazz” ci porterà “di nuovo in viaggio verso la libertà”, animando capolavori palladiani, piazze e strade, ma anche locali e luoghi privati, sia con i grandi nomi internazionali che con i giovani emergenti di questa musica, spaziando dal mainstream all’avanguardia, dall’acustico all’elettronico.
Articolato come sempre sarà il cartellone dell’estate che offrirà al pubblico proiezioni cinematografiche, appuntamenti letterari, spettacoli teatrali e piacevoli incursioni nell’intrattenimento più leggero e brillante. In particolare sarà curato il filone della musica popolare (pop/rock) per attrarre un nuovo pubblico, anche in modo inusuale all'interno di palazzi storici.
La stagione di prosa del Teatro coperto più antico al mondo continuerà nella sua originale rilettura dell'idea di classico in chiave contemporanea, grazie al 69° Ciclo di Spettacoli Classici, in programma da metà settembre a fine ottobre. Con lo stupefacente sfondo delle sette vie di Tebe, si ripeterà la straordinaria esperienza di continuare a evocare il viaggio nella storia e nella memoria accompagnati dai massimi protagonisti della scena teatrale mondiale.
A raccontare in modo nuovo l’unicità del gioiello palladiano sarà anche un innovativo progetto di storytelling, affidato a uno dei grandi nomi del panorama culturale italiano.
In particolare, tra le iniziative potenzialmente in grado di incentivare un turismo anche stanziale, si segnala un innovativo progetto di video mapping, la nuova frontiera dell’arte e della tecnologia che consiste nel proiettare immagini di computer grafica su superfici reali. Alcuni spazi della città (come le facciate di Palazzo Dal Monte, Palazzo Bonin Longare, Corte dei Bissari e l’ala novecentesca di Palazzo Chiericati) si trasformeranno infatti in un “museo notturno” diffuso, gratuito, all’aperto, grazie a spettacolari proiezioni 3D che, giocando con le superfici architettoniche, coinvolgeranno totalmente gli spettatori.
Non mancheranno, poi, i grandi appuntamenti che da anni caratterizzano la scena culturale cittadina, calamitando un pubblico anche extra regionale, come il festival “Omaggio a Palladio” con il grande pianista Andreas Schiff, “Le Settimane Musicali”, il Festival Biblico.

La restituzione. Palazzo Chiericati. Un museo per la città, la città in un museo
palazzo chiericati-2Tra il 2016 e il 2017 Vicenza darà vita a una grande rivoluzione urbana, non solo con la restituzione del Museo Civico ma anche la completa ridefinizione di quello che storicamente è stato uno dei principali ingressi della città: Piazza Matteotti, l’Isola affacciata sul porto fluviale. Palazzo Chiericati tornerà a essere porta urbana, il luogo ove cittadini e visitatori potranno non solo fare un magnifico viaggio nelle emozioni della cultura occidentale, ammirando capolavori assoluti, ma anche interagire a ogni livello con essi, in quello che diverrà un grande centro culturale, incubatore di iniziative. A iniziare dagli accessi: la creazione di due piazze interne, nelle corti del Palazzo, consentirà di avere un inedito spazio urbano collegato tramite numerose entrate, da Piazza Matteotti a corso Palladio.
Il completamento del restauro di Palazzo Chiericati, capolavoro assoluto di Andrea Palladio ora visitabile dai sotterranei al sottotetto, in un intervento che permette di percepirne ogni dettaglio costruttivo ma anche la dinamica della vita di palazzo nel pieno Cinquecento, ha dato la possibilità di avviare una straordinaria operazione di recupero dell’intero complesso dei Musei Civici.
Il totale rifacimento dell’ala novecentesca, ricostruita e riallestita completamente nei suoi interni, insieme a quello dell’ala ottocentesca, permetteranno alla Pinacoteca di passare dai 1530 metri quadri espositivi precedenti la chiusura dei Musei Civici ai 2960 metri quadri espositivi finali cui si aggiungeranno 350 metri quadri di depositi visitabili, ricchi dei fondi di grafica antica e contemporanea e di una delle maggiori collezioni di numismatica a livello europeo. Conseguentemente si esporranno le prestigiosissime collezioni dell’arte dell’Ottocento e del Novecento – mai fino a ora allestite permanentemente – avendo così un museo in grado di raccontare la pittura italiana ed europea dal principio del Trecento alle soglie del XXI secolo. Sette secoli di arte occidentale negli spazi monumentali capolavoro di Andrea Palladio, in una lettura contemporanea e dalle numerose chiavi interpretative, affiancandosi alla pittura e scultura, le arti applicate e collezioni del tutto inusuali e di rara eccezionalità. Accanto all’intervento strutturale si svilupperà la riattivazione della sezione didattica orientando il lavoro a processi di grammatica visiva per i bambini (dall’ultimo anno della scuola materna alle elementari e medie) e avvicinamento per le scuole superiori e adulti, oltre all’istituzione dei centri estivi in una messa a regime della sezione didattica tale da ridefinire il rapporto con il territorio urbano e la base scolastica provinciale e regionale.
La programmazione degli interventi per l’ala ottocentesca, le barchesse e il giunto è stata divisa in due stralci funzionali. Il primo stralcio, previsto per l’anno 2016, prevede la manutenzione straordinaria del coperto, il restauro e rifunzionalizzazione del piano nobile, la formazione della nuova scala e la ristrutturazione e ampliamento delle barchesse al fine di ottenere nuovi spazi per la didattica e depositi visitabili della collezione di scultura. Il secondo stralcio, che sarà compiuto nel 2017, prevede invece la ristrutturazione e rifunzionalizzazione del piano ammezzato (parte ad uso uffici e parte ad uso espositivo), la ristrutturazione e rifunzionalizzazione del piano terra (parte ad uso uffici e parte legata all’uso museale: accoglienza, guardaroba, bagni, control room) e la realizzazione del giunto vetrato di collegamento tra l’ala ottocentesca e l’ala novecentesca.
Una straordinaria ‘macchina delle emozioni’ per tutto il territorio, la porta sulle bellezze di Vicenza e della sua provincia. Un nuovo e monumentale ingresso della città ma anche un luogo familiare e di quotidianità, con la sua piazza coperta e i tanti accessi a una collezione di rara ricchezza le cui curiosità ed eccezionalità porteranno a una nuova centralità dei Musei Civici nella vita dei cittadini.

Il calendario

2015, 19 dicembre – 2016, 21 febbraio: Le strutture del primario. Il lascito Alessandro Ghiotto a Palazzo Chiericati (Palazzo Chiericati)
2015, 4 dicembre – 2016, 31 gennaio: Illustri Festival e prima biennale italiana dell’illustrazione (Basilica Palladiana, Palazzo Chiericati, Palazzo Leoni Montanari e altre sedi)
2016, aprile: Inaugurazione ala novecentesca della Pinacoteca Civica (Palazzo Chiericati)
2016, primavera: Nuovo allestimento del salone al piano nobile (Basilica Palladiana)
2016, aprile: Festival Città Impresa
2016, 6 – 14 maggio: XXI edizione del festival “New Conversations Vicenza Jazz”
2016, maggio – agosto: Mostra ‘Un museo per l’Italia. Sette secoli di capolavori tra Oriente e Occidente’ (Basilica Palladiana, Palazzo Chiericati, Palazzo Leoni Montanari, Chiesa di Santa Corona)
2016, giugno – agosto: Esposizione del lascito Pozza-Quaretti (Palazzo Chiericati)
2016, settembre – ottobre: 69° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico (Teatro Olimpico)
2016, dicembre: Apertura dell’area archeologica sotterranea (Basilica Palladiana)
dal 2016: Esposizioni ‘Grafica e illustrazione per Vicenza’ (Palazzo Chiericati)
2016, 21 settembre - 2017 gennaio: Mostra Grande Guerra (Basilica Palladiana, Palazzo Chiericati, Palazzo Leoni Montanari)
2017, gennaio – maggio: Mostra “La bellezza indossata. I gioielli d’artista” (Basilica Palladiana)
2017, aprile: Festival Città Impresa
2017, maggio: XXII edizione del festival “New Conversations Vicenza Jazz”
2017, settembre: Illustri Festival
2017, settembre - ottobre: 70° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico (Teatro Olimpico)
2017, dicembre: Apertura ala ottocentesca della Pinacoteca Civica (Palazzo Chiericati)
2017, dicembre – 2018 aprile: Mostra “Gli ori di Vicenza. Maffei, Carpioni e Vecchia, rivali a Venezia” (Basilica Palladiana)
2018, aprile: Festival Città Impresa
2018, maggio: XXIII edizione del festival “New Conversations Vicenza Jazz”
2018, settembre - ottobre: 71° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico
2018, dicembre- 2019 aprile: Mostra “Palladio e la Maniera” (Basilica Palladiana)
2019, settembre: Illustri Festival
2019, dicembre – 2020, aprile: Mostra “Bartolomeo Montagna e l’invenzione del paesaggio” (Basilica Palladiana)

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