Il ristornate cinese lavora in nero: tra gli irregolari anche una minore
L'operazione guardia di finanza ha consentito di appurare che tutti i lavoratori presenti, per lo più camerieri, cuochi, lavapiatti e baristi, erano non in regola, in quanto sono state omesse le prescritte comunicazioni obbligatorie di assunzione
Scoperti tredici lavoratori irregolari all'interno di un ristorante cinese di Schio, in provincia di Vicenza dai militari della locale stazione della Guardia di Finanza e dalla Direzione territoriale del lavoro di Vicenza.
L'operazione ha consentito di appurare che tutti i lavoratori presenti, per lo più camerieri, cuochi, lavapiatti e baristi, erano in nero, in quanto sono state omesse le prescritte comunicazioni obbligatorie di assunzione. Tra gli stessi dipendenti è stata inoltre rilevata la presenza di una minore, intenta a svolgere la mansione di cameriera. L'operazione si inserisce in un più ampio contesto ispettivo finalizzato al contrasto del "lavoro sommerso" nei diversi settori economici che caratterizzano il locale tessuto imprenditoriale della zona.