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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Operazione Master black: smantellata rete di 250 lavoratori in nero, blitz anche a Vicenza

Erano impiegati nel settore della ristorazione e dell’organizzazione di eventi. 13 di loro lavoravano in nero e percepivano l’indennità di disoccupazione

La Guardia di Finanza di Brescia, con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dall’I.N.P.S. e dall’I.N.A.I.L. di Brescia, ha dato vita ad un'indagine a carico di un’associazione di promozione sociale che si è rivelata essere dedita all’illecita somministrazione di lavoratori non regolarmente assunti dalla stessa associazione.

I tesserati dell’associazione sono stati utilizzati nelle mansioni proprie del settore dei servizi alla ristorazione/catering e dell’organizzazione di eventi, anche in ambito internazionale, in 22 attività imprenditoriali di ristorazione dislocate nel bresciano e in diverse altre provincie del Nord-Italia.

L’operazione Master black, condotta dai militari della Tenenza di Salò, ha consentito, infatti, di smantellare una fitta rete, tessuta abilmente dai referenti dell’associazione, in grado di mobilitare e allocare, in tempi strettissimi, all’incirca 250 lavoratori completamente in nero in favore delle imprese utilizzatrici operanti nel settore della ristorazione e dei servizi per l’organizzazione di eventi/catering nelle provincie di Brescia, Bergamo, Milano, Cremona, Pavia, Verona, Vicenza e Bolzano.

Attività che, oltre ad aggirare le norme in materia di lavoro, legislazione sociale, previdenziale e assistenziale a tutela dei diritti dei lavoratori, li esponeva anche a gravi potenziali pericoli. Talvolta, erano le stesse imprese utilizzatrici a segnalare propri collaboratori o ex collaboratori ai referenti dell’associazione allo scopo di beneficiare delle loro prestazioni lavorative senza farsi carico degli oneri previsti dalle inderogabili norme a tutela dei lavoratori, quali la regolare assunzione e il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.

Tra i lavoratori in nero scoperti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria ben 13 percettori dell’indennità di disoccupazione che, essendo stati assunti in nero e senza aver preventivamente comunicato le prestazioni di attività lavorativa all’I.N.P.S., hanno continuato a percepire indebitamente l’assegno con conseguente danno al bilancio degli Enti previdenziali ed assistenziali.

All’associazione sono stati contestati sia l’utilizzo di lavoratori in nero sia l’illecita somministrazione di manodopera, con l’irrogazione di sanzioni amministrative per oltre complessivamente dovuti per oltre 80.000 euro, con l’irrogazione di sanzioni civili per 30.000 €. Alle aziende utilizzatrici sono state contestate sanzioni amministrative per più di 50.000  euroe l’addebito della relativa contribuzione non versata dall’associazione. Sotto il profilo tributario, è stata ricostruita un’evasione fiscale sui profitti conseguiti per circa 300.000 euro con il disconoscimento della natura non commerciale dell’associazione e l’accertamento dell’indebita compensazione delle somme dovute a titolo di imposta sul valore aggiunto mediante l’utilizzo di crediti inesistenti per oltre 20.000 euro.

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