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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Sandrigo

Oscurano le fotocellule dall’allarme per rubare gli incassi delle slot machine, colpo sventato dai carabinieri

I militari hanno individuato i tre uomini, i quali hanno successivamente hanno messo a segno un colpo nel Padovano e sono stati arrestati

Hanno oscurato le fotocellule dell'allarme per rubare gli incassi delle slot machine, ma ai tre ladri il colpo è andato male grazie all'intervento dei carabinieri. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di venerdì 18 marzo quando la proprietaria del bar “Quattro Venti” di Sandrigo ha allertato il 112 per aver notato la presenza di tre soggetti sospetti all’interno del locale, mentre la barista aveva rilevato dei movimenti strani degli stessi che volevano invece passare come normali clienti. Sul posto sono arrivati i militari per ascoltare i testimoni e raccogliere i dettagli. Dopo un attento sopralluogo eseguito all’interno del bar, i carabinieri hanno notato una possibile manomissione all’impianto di allarme. In sostanza uno dei sensori, situato all’interno del locale ove erano presenti diverse slot machine funzionanti ed un cambiamonete, era stato coperto nella parte anteriore da un ritaglio di plastica concavo di circa dieci centimetri applicato sull’allarme con del nastro adesivo trasparente che fungeva da fissante e che doveva evitare, poi la messa in funzione dell’allarme quando i tre sarebbero nuovamente entrati per depredare gli incassi.Gli uomini dell'Arma, oltre a sottoporre a sequestro il pezzo di plastica per le successive indagini scientifiche, hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza interno e individuato i tre giovani sospetti e le loro mosse all’interno del bar, notando proprio uno dei tre entrare nella sala slot e con circospezione, dopo essersi servito di uno sgabello, allungare le braccia verso il sensore per oscurarlo. 

La "visita" a un altro bar

Intuite le vere intenzioni dei “finti clienti” i militari hanno predisposto un servizio di vigilanza dedicata e discreta nei pressi del bar e contestualmente avviato le serrate ricerche tese a identificare i tre della banda. Così, nella tarda mattina del giorno seguente, sempre a Sandrigo, una pattuglia ha notato la presenza sospetta di una Mazda di colore blu,  con targa francese, parcheggiata in via della Repubblica nei pressi del bar “Si Spreca". I carabinieri sono quindi entrati nel locale e hanno controllato tre giovani che tentavano di eludere il controllo degli uomini in divisa. Gli uomini sono stati identificati in tre cittadini romeni di 40, 33 e 25 anni, tutti senza fissa dimora, che hanno dichiarato di essere in zona per incontrare un amico e di essere  giunti in Italia in cerca di “lavoro”, proprio a bordo dell’auto con targa francese, risultata intestata ad una loro conoscente. Ai militari di Sandrigo e’ bastato un controllo approfondito per accertare invece che i 3 erano in Italia da diverso tempo e che i due più anziani erano gravati da precedenti specifici di polizia perché già resisi responsabili in passato di furti in abitazione. A quel punto i rumeni, vistisi scoperti, si sono allontanatidal centro cittadino. Le indagini svolte dai carabinieri hanno permesso poi di accertare che il terzetto era entrato al bar “Si Spreca” non per bere un caffè ma per eseguire un altro sopralluogo nella locale sala slot e, con ogni probabilità, finalizzato ai preparativi per la successiva commissione del furto. 

Il furto al centro commerciale e l'arresto

L'identificazione dei rumeni, associata alla precisa localizzazione sul territorio dell’auto sospetta con targa francese, sono stati decisivi per il loro successivo arresto eseguito solo due giorni dopo dai colleghi della stazione di Carmignano di Brenta. Infatti i carabinieri padovani hanno potuto procedere al fermo di polizia giudiziaria dei tre dopo il colpo avvenuto nella notte tra sabato e domenica 20 marzo presso il centro commerciale Nuova Futura di Carmignano di Brenta, dove sono stati rubati sia denaro che tabacchi. Dopo il furto i militari carmignanesi, grazie ai precedenti controlli eseguiti dai colleghi di Sandrigo, sono riusciti ad individuare il covo, ovvero il capannone abbandonato nella zona degli ex mercati generali a Vicenza, dove i tre vivevano accampati in bivacchi di fortuna, immobile che è stato nuovamente sgomberato di recente dalle forze di polizia. Alla luce dei fatti accertati, delle segnalazioni pervenute dai cittadini, delle denunce raccolte dalle parti interessate e dalla visione delle immagini fornite grazie alla presenza delle telecamere a circuito chiuso nei bar, i tre romeni sono stati quindi denunciati per tentato di furto ai danni del bar “Quattro Venti” di Sandrigo.

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