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Cronaca

Vicenza, sconterà i domiciliari al S. Camillo: le spese le paga la collettività

Ricoverata nel'istituto dell'Ipab la ladra 67enne è stata condannata a 4 mesi, da scontare ai domiciliari. Lei però non può permettersi la retta: pagano i contribuenti

Dovrà scontare la sua pena dentro l'istituto San Camillo, ma non è lei a pagare le spese per il ricovero. Loredana Maier, rom di 47 anni, è stata condannata a quattro mesi da scontare ai domiciliari per motivi di salute. La donna, un nome noto alle forze dell'ordine nonostante sia in carrozzina da tempo.  In passato era stata denunciata due volte per furto aggravato dopo essere stata sorpresa a rubare all'interno dell'ospedale San Bortolo dove era ricoverata. Per questo motivo lo scorso febbraio venne trasferita al'interno della struttura dell'Ipab. 

Questa volta, il tribunale l'ha ritenuta colpevole di un altro reato, quello di resistenza a pubblico ufficiale. Una condanna relativa ad un episodio accaduto nel aprile del 2015 a Trento. La donna dunque dovrà rimanere all'interno della casa di cura, anche se non può provvedere a pagare la retta. L'Ufficio territoriale di Verona ha disposto,infatti, che le spese per la sua permanenza al San Camillo siano versate dai contribuenti.

Secondo la legge in questi casi, infatti, dovrebbe pagare il Comune da cui la persona ricoverata proviene. In passato però, proprio la rette del ricovero della Maier aveva acceso un disputa tra enti e amministrazioni, per chi dovesse pagare. Una discussione che non tocca minimamente la 67enne. Per lei, che al San Camillo vive, e talvolta chiede l'elemosina, la vita non cambierà, nemmeno dopo la condanna.

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