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Cronaca

La finanza alla Popolare di Vicenza: i commenti

Il sindaco Achille Variati si è dichiarato "preoccupato", mentre i 5 Stelle "esultano". Reazioni anche dalle associazioni di consumatori

"Mentre sono in corso le indagini che dovranno fare la necessaria chiarezza, la mia preoccupazione è rivolta in particolare alla tutela dei soci della banca, con particolare attenzione per chi ha investito i risparmi di una vita, e alla tenuta di una grande banca del territorio che ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle nostre aziende". Sono le parole del primo cittadino di Vicenza, Achille Variati, a poche ore dal blitz della GDF nelle sedi della Banca Popolare di Vicenza della città ma anche a Milano, Roma e Palermo. 

“Finalmente – esulta invece Jacopo Berti, capogruppo nel consiglio regionale del Movimento 5 Stelle - dopo la nostra denuncia qualcosa si sta muovendo e oggi sono in corso le perquisizioni della Guardia di Finanza nella sede centrale della Banca Popolare di Vicenza e nei vari uffici in tutta Italia. Alcuni vertici sono indagati per reati di aggiotaggio e di ostacolo delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza commesse sino al dicembre 2014”. “A circa 200mila azionisti della banca, comuni cittadini, hanno letteralmente bruciato i risparmi di una vita – ribadisce Berti - 2 miliardi e 600 milioni di euro di risparmi polverizzati da questi pirati in giacca e cravatta. Molti correntisti denunciano di essere stati costretti con intimidazioni e ricatti ad acquistare le azioni pena la revoca dei fidi, della concessione di mutui o dell’accesso a carte di credito a condizioni concorrenziali. Veri e propri ricatti in nome del profitto per la banca e per le lobby”.

Elio Lannutti dell'Adusbef ha affermato: "Bene, seppur con 7 anni di ritardo rispetto alle denunce, le perquisizioni della Gdf disposte dal Pm di Vicenza Luigi Salvadori sull'ennesimo, gravissimo scandalo di una Banca d'Italia dalle porte girevoli, che invece di vigilare va a braccetto con banchieri-amici, commissariando banche con i conti in ordine per tentare di salvare quelle con rapporti amicali, come la Banca Popolare di Vicenza del padre padrone Zonin".  "La supervalutazione delle azioni Bpvi con criteri arbitrari, i metodi illeciti per acquisire i soci, ed altre ipotesi di reato - prosegue - erano state già denunciate da Adusbef nel 2008, con un esposto alla Procura della Repubblica di Vicenza, successivamente archiviata con una operazione che da molti venne definito 'muro di gomma".

Il Codacons ha annunciato che depositerà formale richiesta di costituzione di parte offesa nell'inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Vicenza: "Abbiamo deciso di entrare nel procedimento aperto dalla Procura in rappresentanza della collettività e dei clienti della banca - spiega il presidente Carlo Rienzi - e se dalle indagini emergeranno illeciti e violazioni delle norme, avvieremo una class action da parte di azionisti e correntisti dell'istituto di credito volta ad ottenere il risarcimento dei danni morali e patrimoniali subiti, anche nei confronti delle autorità di vigilanza per l'omesso controllo".

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