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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bassano del Grappa

L'aperitivo no-pass in centro costa caro: 14 denunce

La manifestazione, secondo la questura, ha avuto un'affluenza di 350 persone

La questura di Vicenza ha comunicato che dal pomeriggio di giovedì sono in corso le notifiche inerenti alle denunce a carico di 14 persone che nel pomeriggio di sabato 19 febbraio 2022 hanno partecipato ad una manifestazione non preavvisata in piazza Libertà a Bassano. 

I fatti si riferiscono a quanto accaduto sabato scorso quando, a partire da poco prima delle 18 sono arrivati gruppi di persone, fra le quali anche diverse famiglie con bambini.  A un certo punto un uomo ha posizionato un tavolino da pic-nic e le pattuglie presenti sul posto lo hanno invitato a rimuoverlo. L’uomo si è giustificato riferendo di non essere a conoscenza che l’iniziativa a cui stava partecipando non fosse stata preavvisata e tantomeno della necessità in queste circostanze di richiedere l’occupazione di suolo pubblico. La piazza si è poi riempita di numerose persone e in poco tempo è iniziata una festa, con cibo e vino. Alle 18.20 circa, gli astanti hanno alzato i bicchieri al cielo intonando il coro  “No green pass, la gente come noi non molla mai".

"Hanno trasformato il semplice assembramento tipico del sabato pomeriggio, in una vera e propria manifestazione non preavvisata in un luogo, oltretutto, inibito allo svolgimento di qualsiasi iniziativa pubblica", riferisce la questura. Il prefetto di Vicenza, infatti, lo scorso novembre aveva interdetto alcune zone della città di Bassano del Grappa, tra cui piazza Libertà, allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per tutta la durata dello stato di emergenza pandemica.

La massima affluenza alla manifestazione è stata registrata fra 19 e le 20 raggiungendo, secondo le forze dell'ordine, il numero di circa 350 persone. Nel corso della manifestazione sono state appunto individuate 14 persone che avevano partecipato, nel corso di questi ultimi mesi, a quasi tutte le iniziative “no green pass” e che erano giunte da diverse parti del territorio vicentino e da fuori provincia, richiamate da un invito postato sui social.  L'iniziativa, sottolineano le forze dell'ordine, "non era sta preavvisate alla autorità". E sono partite le denunce.

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