rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Viale Stazione

Trenitalia: inventò il software Apple, resta prigioniero del Freccia Bianca

Jay Elliot, ex vicepresidente della multinazionale di Cupertino, era sul treno da Milano con l'editore Ulrico Hoepli, ma le porte a Vicenza non si sono aperte ed è dovuto arrivare fino a Padova

Non gli è servito essere il braccio destro di Steve Jobs (o meglio, il sinistro, visto che il guru della Apple era mancino), quando il treno Frecciabianca Milano Venezia non gli ha aperto la porta. Jay Elliot, ex numero due della multinazionale di Cupertino, è dovuto arrivare fino a Padova ed ha raggiunto Vicenza con un treno successivo.

Elliot, era atteso nella sede di Confindustria per parlare della biografia che ha scritto su Jobs ma, ancora una volta, Trenitalia "ci ha messo lo zampino", dettando tempi e modi nella vita dei suoi utenti. Così, "la voce razionale" dell'inventore della Apple, come si è recentemente definito, ha dovuto arrendersi ad un contatto elettrico malfunzionante ed arrivare in ritardo all'appuntamento con gli industriali berici.

L'ultimo episodio simile risale a venerdì scorso, quando un gruppetto di viaggiatori, per lo stesso problema, è rimasto "sequestrato" sul vagone e sono scesi a Padova quando ormai non c'erano più treni per il ritorno ed ha dovuto organizzarsi autonomamente per tornare a Vicenza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Trenitalia: inventò il software Apple, resta prigioniero del Freccia Bianca

VicenzaToday è in caricamento