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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Documenti falsi e Iva evasa per accedere ai contributi: holding vicentina nei guai

La Guardia di finanza ha portato allo scoperto l'attività illecita di una società operante nel settore della meccanica. sequestrati 488.000 euro di indebita compensazione

Nei giorni scorsi, i militari del Comando provinciale Guardia di finanza di Vicenza hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Vicenza, cautelando un’ingente somma di denaro in capo ad una holding della provincia vicentina posta al vertice di un gruppo di società operanti nel settore della meccanica.

In particolare, le fiamme gialle del Nucleo di polizia Economico-Finanziaria hanno approfondito un meccanismo di falsificazione documentale posto in essere dalla holding attraverso l’attestazione di una situazione non veritiera riferita all’acquisto e al collaudo di un importante bene strumentale (un’alesatrice fresatrice industriale), che ha permesso all’impresa di accedere indebitamente ai benefici previsti dal c.d. “Decreto Competitività” (D.L. 91/2014), rappresentati dal riconoscimento di un credito fiscale ai soggetti che hanno effettuato investimenti in beni strumentali nuovi nel periodo compreso tra il 25 giugno 2014 e il 30 giugno 2015.

L’attestazione di elementi falsi ha permesso alla holding berica di compensare crediti I.V.A., non spettanti e fraudolentemente acquisiti con le modalità indicate, per un importo di oltre 488.000 euro nella dichiarazione dei redditi 2015, così integrando il reato di “indebita compensazione”.

Le indagini condotte dai finanzieri, hanno portato il gip ad emettere un Decreto di sequestro preventivo per l’importo di 488mila euro pari all’I.V.A. indebitamente compensata e, pertanto, evasa dall'impresa in questione.

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