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Cronaca Breganze

Operaio precipita da oltre sei metri: muore dopo 24 ore di agonia

La sua vita è rimasta appesa ad un filo dopo l'incidente avvenuto a Breganze ma alla fine il suo corpo non ha retto. Il 35enne è morto martedì mattina al San Bortolo

Stava demolendo un impianto all'interno di uno stabilimento di Breganze quando è precipitato dall'altezza di oltre sei metri sbattendo violentemente la testa. L'incidente sul lavoro che aveva coinvolto lunedì mattina Giovanni Manente, operaio di 35 anni dipendente della Luisetto Srl di Massanzago (Padova), era subito apparso gravissimo. Il giovane, dopo oltre 24 ore di agonia, è mancato nella giornata di martedì all'ospedale di Vicenza dov'era stato elitrasportato in prognosi riservata.

Sulla dinamica stanno ancora lavorando i carabinieri della locale compagnia oltre ai tecnici dello Spisal intervenuti per i rilievi. Secondo una prima ricostruzione Manente, che era all'interno di un cestello all'altezza di circa 6 metri, sarebbe stato colpito da un oggetto metallico di grosse dimensioni che gli avrebbe fatto perdere l'equilibrio, facendolo precipitare e sbattere violentemente la testa contro l'asfalto. Le sue condizioni già disperate sono precipitate in poche ore e il suo cuore ha smesso di battere nonostante tutti i tentativi dei medici di salvargli la vita.

Manente che era nato a Mirano nel Veneziano e che un anno fa aveva perso il padre, viveva da solo in un appartamento di Massanzago non molto distante dalla madre. Appassionatissimo di pesca, quando poteva praticava il carp fishing, postando sui suoi social network tutte le sue catture. Da giovane aveva fatto parte anche del locale gruppo scout Agesci dov'era stato molto apprezzato per la simpatia e la disponibilità.

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