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Cronaca

Influenza in aumento, quasi 200mila casi in Veneto

Il virus influenzale non concede tregua. Registrati 91,2 casi per diecimila abitanti. 44.847 le persone colpite solo nell'ultima settimana. La fascia dei bambini (0-4 anni) rimane la maggiormente colpita con un nuovo incremento dell’incidenza arrivando a 210 bambini ogni 10mila

Il rapporto epidemiologico specifico, elaborato settimanalmente dalla direzione Regionale Prevenzione e diffuso venrdì dall’assessore alla Sanità Luca Coletto rivela che in Veneto,  dall’inizio stagionale,  il virus ha colpito 195mila persone.

“Nella nostra regione – nota Coletto – l’evolversi dell’influenza risulta ritardato rispetto al livello nazionale, dove la curva dell’incidenza ha iniziato a scendere. Anche da noi, peraltro, il picco dovrebbe essere prossimo. La pressione della gente sulle strutture sanitarie, in particolare i Pronto Soccorso, è tuttora molto elevata e l’intero sistema sanitario regionale sta mettendo in campo tutte le risorse disponibili”.

Osservando i tassi d’incidenza per classi d’età la fascia dei bambini (0-4 anni) rimane la maggiormente colpita con un nuovo incremento dell’incidenza arrivando a 210 bambini ogni 10mila (a livello nazionale tale tasso si attesta a 192,7). Anche la seconda fascia pediatrica (5-14 anni) ha registrato un nuovo aumento con un tasso superiore ai 132 casi ogni 10mila.

Le classi di età centrali sono, al contrario, state soggette ad un decremento negli ultimi sette giorni, con un calo complessivo (15-64 anni) a 85,3 casi ogni 10mila con la fascia post-pediatrica (15-24 anni) che ha registrato la differenza, rispetto la settimana precedente, maggiore (82,4 casi ogni 10mila). La fascia degli anziani (65+) registra anch'essa un calo arrivando ad un tasso d’incidenza di 43,8 casi ogni 10mila abitanti.

Ad oggi sono pervenute 64 segnalazioni di complicanze legate all’influenza, di cui 36 forme gravi. Delle forme gravi, 10 sono femmine e 26 maschi con una media d’età complessiva di 72 anni. Tutti presentavano patologie pregresse. 20 sono stati ricoverati_in terapia intensiva (UTI) mentre solo per un soggetto si è ricorsi all’ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO).

La maggior parte delle notifiche è pervenuta dall’azienda Ulss euganea (28 casi), a seguire da quella Berica (5 casi) e da quella Polesana, Veneto Orientale e Serenissima (1 caso ognuna); non sono pervenute segnalazioni dalle aziende Ulss Dolomiti, Marca Trevigiana, Pedemontana e Scaligera. Di tutti e 36 i soggetti, 27 hanno sviluppato una grave infezione respiratoria acuta (SARI) e 9 una sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS).

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