Montecchio, Giuseppe Fochesato investito e ucciso da pirata
L'incidente è avvenuto martedì sera verso le 23.20 lungo la tangenziale. La donna responsabile dell'investimento dapprima è fuggita, poi si è costituita ai carabinieri di Valdagno
Prima l'investimento, poi la fuga, infine, dopo una manciata di minuti, la telefonata ai carabinieri. Purtroppo, però, per l'uomo che aveva travolto non c'era più nulla da fare.
Gravissimo incidente, martedì sera, verso le 23.20, lungo la tangenziale di Montecchio Maggiore. Con modalità tuttora in corso di compiuto accertamento, Giuseppe Fochesato, 64 anni di Vestena Nova, nel Veronese, veniva investito mentre, a piedi, si trovava sulla carreggiata della Superstrada nella tratta tra Montecchio Maggiore e Arzignano. Dai primi accertamenti la vittima sarebbe stata urtata e sospinta al suolo, da una autovettura di piccola cilindrata, condotta da una giovane donna della Valle dell’Agno, la quale, a sua volta, era intenta a sorpassare un veicolo che la precedeva, trovandosi, così, improvvisamente dinanzi la figura dell’uomo che non poteva altrimenti evitare.
La giovane donna, quindi, in preda ad un comprensibile stato di shock e terrorizzata anche per le condizioni temporali e di assoluta mancanza di visibilità, ultimava la manovra in corso e arrestava il veicolo poco distante da luogo dell’urto. Qui, terrorizzata chiamava i propri genitori e, raggiunta dal padre, tornava immediatamente indietro e si poneva a disposizione dei carabinieri della Compagnia di Valdagno, che, nel frattempo, erano intervenuti informati da altri utenti della strada che avevano notato l’uomo riverso sull’asfalto. L’uomo, quindi, è stato probabilmente travolto da altri veicoli in transito. Sono ora da comprendere i motivi per i quali l’uomo si trovasse, a quell’ora ed in condizioni di assenza di luminosità lungo un’arteria stradale a così alta densità di traffico e, pertanto, altamente pericolosa per i pedoni. La giovane conducente, infatti, che stava effettuando un soprasso, difficilmente avrebbe potuto scorgere l’ostacolo in tempo utile per evitarlo.
Di fatto è stato accertato che l’uomo, nella stessa mattinata, era stato dimesso dall’Ospedale Civile di San Bonifacio, ove era stato ricoverato per problemi connessi ad etilismo cronico. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, quindi, vi è anche quella che l’uomo, in stato di intossicazione da alcool, avesse perso l’orientamento e, in stato di scarsa lucidità, avesse tentato improvvidamente di attraversare la sede stradale, senza rendersi conto del sopraggiungere dei veicoli.
