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Incidenti stradali, Vicenza quarta provincia in Veneto: meno morti ma aumentano i feriti

Calo dei sinistri e della mortalità sulle strade regionali, è questa la fotografia tracciata dal rapporto Istat che compara i dati del 2014 al 2015. Il territorio Vicentino in controtendenza: sono 2.301 gli episodi registrati lo scorso anno, +3,2%

I dati relativi al 2015 confermano che c’è una tendenziale diminuzione del fenomeno dell’incidentalità stradale in Veneto, in linea con il resto del Paese: nel 2012 gli incidenti stradali registrati sul territorio regionale erano stati 14.365, nel 2015 sono 13.867, con un calo anche nel numero dei morti e dei feriti.

Lo ha sottolineato l’assessore allo sviluppo economico Roberto Marcato intervenendo mercoledì Padova in rappresentanza della Regione alla presentazione dei dati ufficiali ACI-Istat sull’incidentalità stradale.

Per quanto riguarda il confronto tra province, la maggiore incidentalità è registrata a Verona con 3.038 sinistri nel 2015, quarta piazza per Vicenza con 2.301 incidenti contro i 2.230 registrati nel 2014, variazione del + 3,2%. Diminuisce sul territorio berico il numero di morti, 46 contro i 50 dell'anno precedente (-8%) e aumentano i feriti 3.091 nel 2015 quando nel 2014 erano 3.074, +0,6%.

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La maggiore mortalità nel 2015 è stata segnalata a Verona, Venezia e Padova, in tutte e tre sono stati registrati 59 decessi a seguito di incidente. La minore a Rovigo con 18 morti. Per quanto riguarda invece i feriti, il primato va ancora una volta alla provincia scaligera (4.139), seconda Padova (3.926) e terza Venezia (3.390).

Evidenziando il positivo trend del Veneto, l’assessore Marcato ha ringraziato anzitutto le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro che svolgono sulle strade della regione, dove ogni giorno – secondo i dati dell’ultimo censimento - si riversano oltre 2 milioni 600 mila le persone per recarsi sul posto di lavoro o di studio. In dieci anni sono cresciute di circa 300mila unità.

L'automobile resta la scelta più diffusa. “Soltanto il 14,2% utilizza i mezzi pubblici – ha fatto presente l’assessore – e su questo fronte come amministratori abbiamo il dovere di impegnarci”. E sono conseguenti a questo impegno gli investimenti della Regione per gli aspetti infrastrutturali, per incrementare l’uso dei trasporti pubblici, per la realizzazione di piste ciclabili.

Il presidente Baldan ha fatto rilevare che l’obiettivo posto dall’Unione Europea è di dimezzare entro il 2020 il numero dei morti rispetto ai valori del 2010. La tendenza attuale è quella giusta ma bisogna rendere le strade più sicure e correggere soprattutto i tre comportamenti che sono le maggiori cause di incidenti (circa il 75%): la guida distratta, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto della segnaletica.  

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