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Cronaca Brendola

Disastro ambientale a Brendola: acque di lavaggio e spegnimento nelle fogne

È allarme inquinamento delle acque dopo l'incendio alla Isello vernici. Con un provvedimento straordinario il Prefetto di Vicenza ha ordinato di far confluire nella rete fognaria lo sversamento potenzialmente tossiche fino ai risultati Arpav previsti per l'11 luglio

Continua a preoccupare lo stato delle acque dei fiumi della provincia di Vicenza per l'inquinamento  dovuto allo sversamento dei composti chimici nel fiumicello Brendola durante le operazioni di spegnimento del pauroso incendio della ditta di  vernici. Gli effetti si sono già sentiti a valle, verso Sarego, Lonigo (fiume Guà) e a Cologna Veneta nel Veronese, con moria di pesci, odore acre e schiuma bianca tossica.

Un disastro ambientale che ha portato a un provvedimento del Prefetto di Vicenza di autorizzare il gestore della rete fognaria Acque del Chiampo SpA a far confluire nella rete fognaria le acque di dilavamento di piazzali e di spegnimento dell'incendio provenienti dal sito industriale. 

«Il provvedimento -si legge nel comunicato -è stato disposto in via temporanea fino al prossimo 11 luglio quando sarà valutata la situazione alla luce dei campionamenti da eseguirsi a cura dell'Arpav». 

Nel frattemo, nella mattinata di giovedì i vigili del fuoco sono tornati nel sito del disastro per operazioni di spegnimento di piccoli focolai che hanno causato ancora del fumo. «Si tratta di inteventi di poco conto - assicura il comando dei pompieri di Vicenza - le operazioni sono ufficialmente concluse». 

A preoccupare sono insomma gli effetti del dopo-incendio, a quanto pare ancora tutti da definire. 

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