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Cronaca

Due imprenditori suicidi in poche ore: il Veneto torna nell'incubo

Sono stati una quarantina gli imprenditori che l'anno scorso si sono tolti la vita perchè non riuscivano a far fronte alle difficoltà economiche: tra loro anche alcuni vicentini

Il Veneto ripiomba nell'incubo dei suicidi degli imprenditori. Oggi si sono tolti la vita il titolare di una ditta padovana di asfaltature e una ex ristoratrice trevigiana. Dopo qualche mese di "tranquillità", il tessuto produttivo regionale sembra ritornare nel periodo nero, che vide oltre 40 persone togliersi la vita percchè incapaci di sostenere le difficoltà economiche.

Giovanni Schiavon, titolare della Eurostrade 90 Snc, di Peraga di Vigonza, viveva da tempo una situazione sempre più difficile sul piano finanziario, tanto da dover mettere in cassa integrazione sette dipendenti. In questo periodo, le banche gli avrebbero anche chiesto di rientrare dalle linee di finanziamento aperte e, di mese in mese, avrebbe visto slittare in avanti la date dei pagamenti dei lavori fatti anche a favore di Enti locali. Terminate le ultime commesse, sarebbe stato un Natale di cassa integrazione anche per gli altri, con i soldi in cassa per pagare stipendi e tredicesime ridotti al lumicino. Forse tutti questi elementi hanno portato l'imprenditore, sposato, padre di due figli, a Padova, a decidere di farla finita. A chiudersi nel suo ufficio e a premere il grilletto. Il corpo senza vita è stato trovato da un dipendente. Inutili i soccorsi. L'imprenditore vantava crediti per oltre 200mila euro verso la pubblica amministrazione.

Sempre oggi pomeriggio un'ex ristoratrice trevigiana si è lanciata sotto a un treno a Montebelluna e gli investigatori ammettono che la causa scatenante del gesto potrebbe proprio essere il fallimento dell'attività.

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