rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Santorso

Guardia di finanza, sequestrate 134mila mascherine: avevano etichettatura ingannevole

Indagata una persona per frode in commercio e commercio di Dpi non conformi

Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno eseguito un intervento in materia di sicurezza prodotti, procedendo al sequestro probatorio d’urgenza di 134.000 mascherine facciali monouso categoria “FFP2” recanti un’etichettatura ingannevole.

Nello specifico, a seguito di una segnalazione da parte del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza, i militari della Compagnia di Schio hanno compiuto un accesso ispettivo presso la sede operativa di una società di capitali (S.r.l.), ubicata a Santorso. Lo stesso permetteva di individuare 134.000 mascherine, recanti la citata classificazione, per le quali venivano riscontrate le seguenti violazioni alla normativa in materia di requisiti di sicurezza:

  • i D.P.I. non recavano le informazioni obbligatorie quali il riferimento al Regolamento 425/2016;

  • non è stata esibita dalla società importatrice la dichiarazione di conformità UE;

  • le mascherine recavano sull’etichetta la qualificazione “NR” (non riutilizzabile), inerente la circostanza che le stesse potessero essere utilizzabili per al massimo 8 ore, ma incoerente con la dicitura, parimenti presente sull’etichetta, “non indossare per più di 12 ore”. Veniva, in altre parole, tra le informazioni fornite all’acquirente, consentita l’indossabilità delle mascherine per un intervallo di tempo eccessivo rispetto alla qualificazione indicata sull’etichetta, in spregio all’obbligo di trasparenza di cui al punto 1.4 (Nota informativa del fabbricante) dell’Allegato II del D.Lgs. 475/1992 in materia di dispositivi di protezione individuale.

La merce, in altre parole, era tale da ingenerare nell’acquirente una falsa aspettativa in merito alle proprietà (e nello specifico, all’utilizzabilità) dei prodotti.

I militari hanno pertanto eseguito il sequestro probatorio d’urgenza dei dispositivi, di un valore commerciale pari ad  46.900 euro. L’amministratore della società di capitali è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Vicenza per frode nell’esercizio del commercio e commercio di DPI di III categoria non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza, mentre la stessa S.r.l. è stata segnalata per responsabilità amministrativa derivante dalla commissione del primo reato da parte del suo organo apicale.

L’A.G. interessata, condividendo le ipotesi investigative a carico della persona fisica e giuridica (parimenti iscritte), ha emesso apposito decreto di convalida.

La misura è stata adotta d’iniziativa da parte della polizia giudiziaria e, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Guardia di finanza, sequestrate 134mila mascherine: avevano etichettatura ingannevole

VicenzaToday è in caricamento