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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

«Sì alla unificazione dei procedimenti sul caso Pfas»

L'avvocato di parte civile per la Regione Veneto si dice favorevole alla scelta operata dal giudice berico per l'affaire Miteni: la richiesta era stata avanzata dai pm

La Regione Veneto condivide la scelta operata dal giudice Roberto Venditti del tribunale berico per il rinvio della udienza del processo Pfas prevista nella mattinata di oggi 12 ottobre «al fine di consentire la riunione del presente procedimento, già pendente in fase di udienza preliminare, con un secondo procedimento relativo ai medesimi reati ambientali commessi però successivamente al 23 luglio 2013 e le cui indagini si sono concluse recentemente e che a breve vedrà la Procura della Repubblica formulare richiesta di rinvio a giudizio per i medesimi imputati». Lo spiega l'avvocato Fabio Pinelli del foro di Padova che rappresenta la Regione Veneto (che si è costituita parte civile) nell'ambito del procedimento penale che vede protagonista (in una con diversi suoi ex manager) la Miteni di Trissino, una industria chimica finita appunto al centro di un maxi caso di inquinamento delle acque da derivati del fluoro, i Pfas, che ha colpito tutto il Veneto centrale. Pinelli ha esplicitato il suo punto di vista in una breve nota inviata questo pomeriggio. La richiesta di rinviare l'udienza e di unire l'attuale procedimento al secondo che si accinge con ogni probbilità a raggiungere il dibattimento era stata avanzata dai pubblici ministeri Barbara De Munari e Hans Roderich Blattner. Come spiega lo stesso Pinelli il giudice Venditti si è espresso favorevolmente nonostante la contrarietà di due legali delle difese. Se le premesse saranno rispettate la querelle giudiziaria potrebbe trasformarsi in un vero e proprio maxi processo ambientale rispetto ad una vicenda da tempo finita sotto i riflettori dei media regionali e nazionali.

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