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Cronaca

Il Gioiello di Vicenza, l’opera perduta che prosegue una tradizione millenaria

Venne offerto dai cittadini alla Madonna di Monte Berico per scongiurare l’epidemia di peste. Il modellino fu distrutto dalle truppe del governo napoleonico nel 1797

Il Gioiello di Vicenza, consiste in un modello della Città di Vicenza realizzato in argento nel 1578, opera tradizionalmente attribuita al geniale orafo Giorgio Capobianco, su progetto di Andrea Palladio. Venne offerto dai cittadini alla Madonna di Monte Berico per scongiurare l’epidemia di peste. Il modellino fu distrutto dalle truppe del governo napoleonico nel 1797. Di esso ci rimane comunque memoria principalmente in sei dipinti a olio raffiguranti San Vincenzo quale patrono della città recante in mano il prezioso modellino, capolavoro perduto di una tradizione orafa millenaria che vale a Vicenza il nome di “Città dell’Oro”.

Il Comitato per il Gioiello di Vicenza con l’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, Festival Biblico, Pro Loco Postumia, Gioielleria Soprana di Vicenza attraverso l’Associazione Comitato per la Rua e la collaborazione del VAGA - Associazione Giovani Architetti della Provincia di Vicenza, ha promosso nel maggio del 2010 un concorso di idee per ricreare virtualmente il Gioiello. Nel settembre 2010 la commissione, ha decretato vincitore il progetto dell’arch. Romano Concato di Trissino. L’avventura continua nel 2011 con l’obiettivo di ridare a Vicenza e ai suoi cittadini un’opera d’arte che saprà unire il meglio delle antiche tecniche orafe con le migliori tecnologie disponibili oggi e per il quale diventa indispensabile la partecipazione solidale della gente e la professionalità delle botteghe orafe del territorio. Quest’opera della creatività vicentina tornerà a nuova vita grazie all’impegno delle persone, delle istituzioni e dei professionisti coinvolti, oggi come nel lontano 1578.

Il Comitato per il Gioiello di Vicenza, tenuto a battesimo dal notaio Vito Guglielmi di Arzignano è costituito da Davide Fiore (presidente), Enrico Mele (vicepresidente), Francesco Gasparini (tesoriere), Stefano Soprana, Luca Trevisan, Gelindo Mecenero, Romano Concato, Carlo Rossi. Lo stesso Rossi, sarà poi il maestro argentiere che lavorerà, per oltre 2000 ore, alla realizzazione dell’opera. Il progetto vincitore del concorso del 2010 Tre fasi distinte hanno preceduto il lavoro: analisi, studio, e restituzione tridimensionale. In assenza dei disegni originali, fondamentali sono stati due dipinti di Francesco Maffei e due dipinti di Alessandro Maganza unitamente alla planimetria della città denominata «Pianta Angelica» (1580), disegnata negli stessi anni del Gioiello di Vicenza. Ogni dipinto illustra il modello come elemento principale del quadro offerto da San Vincenzo. Questi costituiva un’immagine plastica della città storica, stilizzata e racchiusa all’interno delle mura medievali. In tutti i dipinti il gioiello viene rappresentato frontalmente: si possono distinguere chiaramente alcuni degli edifici più importanti della città come la Basilica palladiana, il Duomo, e la Torre Bissara.

Attraverso un’attenta analisi cartografica e alla consultazione dei testi e studi, si è cercato di capire quali fossero gli edifici di maggiore prestigio e considerazione nel ‘500. Ne sono stati individuati i 61 maggiormente rappresentativi, divisi in 2 categorie: 40 palazzi e 21 edifici di culto, alcuni dei quali disegnati da Andrea Palladio. Si è rilevato come il Maganza ed il Maffei, nelle loro rappresentazioni abbiano ritratto il Gioiello con rapporti di proporzione scaturiti dalla dimensione e dalla collocazione del dipinto e che in ogni caso le misure potessero essere comprese tra 37 ed 80 cm. Il gioiello è stato poi ricondotto alle proporzioni della sezione aurea, e alla ricerca dell’unità di misura utilizzate all’epoca. L’analisi di questi elementi ha permesso l’elaborazione tridimensionale degli edifici, determinando la loro dimensione all’interno del manufatto consentendo la ricostruzione tridimensionale del modello verosimilmente come l’originale.

Nota tecnica per la realizzazione “Il Gioiello di Vicenza” si presenterà come un grande vassoio rotondeggiante del diametro di circa 60 centimetri costituito da più di 300 piccoli modellini di edifici come quelli rilevati nel progetto vincitore del concorso di idee. 61 di questi si riferiscono a opere di pregio come La basilica,il duomo,le chiese, che saranno riprodotte in modo particolareggiato così come nel progetto vincitore. Verrà realizzato in argento al titolo di 925 millesimi, partendo da piccole sculture in cera modellata che serviranno da modello per la successiva fusione. Gli elementi ottenuti, saranno rifiniti e impreziositi dalla rifinitura a cesello e incisione. Si stima un peso finale di circa una ventina di chilogrammi, anche se, tenendo conto degli scarti provenienti da materiale eterogeneo, sarà necessaria la raccolta di almeno 30 kg di argento che poi sarà stabilizzato e trasformato in lingotti. L’ impegno complessivo di un argentiere, con l’aiuto di collaboratori è stimato in circa 2.000 ore di lavoro.


LE OREFICERIE AUTORIZZATE che aderiscono alla raccolta delle donazioni in argento: Orologeria Pavan Contra’ Manin 12, Vicenza - tel. 0444 320684 Gioielleria Oreficeria Argenteria Ageno Piazza dei Signori 46, Vicenza - tel. e fax 0444 543568 Orologeria Gioielleria Dal Ponte Piazza dei Signori 54, Vicenza - tel. 0444 320821 orologeria.dalponte@libero.it Gioielleria Da Rin Corso Palladio 80, Vicenza - tel. 0444 321915 info@daringioielleria.com Oreficeria e Gioielleria Soprana Sottoportico della Basilica, Piazzetta Palladio 2, Vicenza tel. e tax 0444 320788 - soprana@soprana.com Gioielleria Donegà Paolo Contrà Santa Barbara 17, Vicenza tel. 0444 323260 - paolo.donega@yahoo.it Gioielleria Re Mida Corso Palladio, 70 tel. 0444 545977 - info@remidavicenza.it Gioielleria Gino Zoccai Corso Palladio 75, Vicenza tel. 0444 546224 - nadiasrl2@virgilio.it Oreficeria Orologeria Marotto Corso Santi Felice e Fortunato 77, Vicenza tel. 0444 545080 - info@marottojewels.com Daniela Vettori Orefice Via Paolo Lioy 13, Vicenza 0444 323855 - info@danielavettori.com

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