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Cronaca

Gara sadica al Pronto Soccorso di Vicenza, "rischiano la radiazione"

Il Collegio degli infermieri di Vicenza acquisirà tutta la documentazione su quanto accaduto al Pronto Soccorso del San Bortolo per prendere gli opportuni provvedimenti. Il Tribunale del malato: "Stanchi di reazioni a posteriori delle istituzioni"

L’incontro nella sede del Collegio degli infermieri della provincia di Vicenza dal presidente Federico Pegoraro e dalla vice presidente Sonia Dal Degan per conoscere il neo eletto segretario regionale veneto di Cittadinanzattiva-Tribunale del Malato, Giuseppe Cicciù, si è trasformato di fatto in una prima fattiva collaborazione. Tra gli argomenti affrontati si è parlato infatti del caso riguardante il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza, inerente il “processo disciplinare ad alcuni medici e infermieri”.

“Il Collegio –ha detto il presidente Pegoraro- ha la funzione di valutare l’attività professionale infermieristica dal punto di vista etico e deontologico a tutela dei cittadini e dei professionisti stessi. Ci rammarica apprendere notizie riguardanti tale ambito dalla stampa e solo successivamente, nel tardo pomeriggio, con una nota da parte del direttore generale dell’Ulss 6”. “Alla luce della documentazione che solo oggi ci è stata fornita –ha dichiarato Pegoraro- il Collegio ora aprirà un’istruttoria al fine di acquisire tutte le informazioni necessarie per procedere con l’analisi etico-deontologica degli eventi segnalati per i quali, se confermati, sono previste quattro tipi di sanzione che vanno dal richiamo verbale fino alla radiazione dall’Albo, come previsto dalla normativa vigente. Faremo le nostre valutazioni –sottolinea Pegoraro- ma qui occorre ribadire che tre infermieri non fa 5.900, cioè il numero dei nostri iscritti che quotidianamente si dedicano con grande professionalità, come sempre ci è riconosciuto dai cittadini e con grande senso di responsabilità. Il nostro slogan, che adopereremo anche in occasione della prossima giornata internazionale dell’infermiere del 12 maggio è: “Ci prendiamo cura di te. Al vostro fianco. Sempre”. Ed è questo anche il senso del Patto con i cittadini che abbiamo firmato vent’anni fa, nel 1996 e rinnovato lo scorso anno”.

Dal canto suo il segretario di Cittadinanzattiva-Tribunale del malato, Giuseppe Cicciù ha preso atto e condiviso tali dichiarazioni, pur ventilando la possibilità che possa essere fatto un esposto alla Procura di Vicenza per ribadire il concetto di diritto alla sicurezza e al rispetto del malato. Cicciù ha messo poi l’accento sul fatto che “I cittadini, che sono i primi azionisti del sistema sanitario nazionale, che pagano tramite la fiscalità, siano di fatto sempre gli ultimi ad essere considerati come soggetti con cui interagire nella logica dell’appropriatezza e dell’umanizzazione delle relazioni. Come cittadinanzattiva –ha concluso- siamo stanchi di commenti e inquietudini a posteriori da parte delle Istituzioni e chiediamo loro di dialogare e collaborare per la crescita del servizio sanitario regionale”.

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