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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Bassano del Grappa

Furto di una ciotola dal valore di quasi 7mila euro, recuperata dopo 9 mesi

I poliziotti del commissariato di Bassano hanno risolto il caso e restituita la preziosa refurtiva al proprietario

Ritrovato un importante pezzo di design firmato Carlo Scarpa, rubato il 26 giugno 2020 presso uno storico negozio di casalinghi ed articoli da regalo di Bassano del Grappa. L'ubicazione delal refurtiva, una ciotola della seria “Murrine opache” di Carlo Scarpa 1940 in vetro di Murano del valore di 6.750 euro, è stata svelata dagli stessi ladri.

Gli investigatori, tramite le telecamere poste all’interno del negozio, hanno appurato che un soggetto era entrato nella sala mostra del negozio, dove venivano esposti gli oggetti di valore e di pregio artistico, ed aveva richiesto di visionare alcuni porcellane. Il proprietario, intento a servire il possibile cliente, non si è accorto che, nel frattempo, era entrata una giovane coppia la quale, approfittando della distrazione del proprietario impegnato con l’altro cliente, è riuscita a nascondere all’interno di una voluminosa borsa il prezioso oggetto. I due giovani si si sono poi allontaneti velocemente dal negozio.

Seguendo le immagini della videosorveglianza cittadina, i poliziotti sono riusciti a individuare la coppia al momento del loro arrivo in città. Le telecamere della videosorveglianza hanno inquadrato un veloce scambio di parole tra la coppia e l’uomo che era entrato nel negozio per intrattenere il commerciante, evidenziando che l’incontro dei tre non fosse casuale bensì organizzato ai minimi dettagli. Grazie poi alle immagini, venivano altresì identificate le targhe delle autovetture e quindi i loro proprietari che risultavano essere senza ombra di dubbio gli autori del furto.

Venivano poi eseguite delle perquisizioni nelle abitazioni degli interessati e, sebbene la ciotola non venisse trovata, le forze dell'ordine hanno raccolto altri elementi importanti a conferma che fossero stati proprio loro a compiere il furto. La ciotola era divenuto un oggetto difficilmente commerciabile, anche tra i ricettatori, in quanto ormai era conosciuta la sua origine. Ai malviventi, già a processo inoltrato, non rimaneva altro che far recuperare l’oggetto alla Polizia di Stato che in questi giorni l’ha riconsegnata al proprietario, incredulo di quanto accaduto. La ciotola intatta riotteneva il suo posto in vetrina per essere nuovamente ammirata dopo un “viaggio” durato nove mesi

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