Si può morire di una malattia grave, ma non si può morire così sapendo di avere una speranza che ha negato il suo aiuto per un motivo che anche a scriverlo appare sempre più senza senso.

LA STORIA. Giada era una bambina di 11 anni di Marostica affetta da una grave forma di leucemia. La famiglia della bambina ha cercato con tutte le sue forze qualcuno che potesse aiutare la loro piccolina a guarire, ad avere una seconda possibilità. La speranza era arrivata quando si è scoperto un donatore il cui midollo era compatibile con quello della bambina. Una speranza che però, ben presto, si è sempre più allontanata fino a diventare un incubo: il donatore, infatti, statunitense, al momento di decidersi ha rifiutato il suo aiuto perchè il ricevente "non era suo connazionale".

IL RIFIUTO SHOCK E FUNERALE COMMOVENTE. Un rifiuto shock. Un rifiuto che ha lasciato un vuoto incolmabile nella famiglia della bambina, un vuoto che si chiama Giada, bambina che senza l'aiuto di quello che sperava fosse il suo angelo custode, è stata stroncata dalla malattia. E grande commozione c'è stata ieri al funerale nella cittadina di Marostica dove hanno voluto partecipare in tantissimi al cordoglio dei familiari. Un dolore mescolato alla rabbia e all'impotenza perchè tutti conoscendo la storia della piccola Giada una cosa l'hanno di certo pensata: quell'uomo avrà pure il midollo compatibile, ma quello che gli manca è certamente un cuore. Chissà che la piccola Giada da lassù, non gli faccia capire che per aiutare il prossimo c'è bisogno anche di quello.