Ultimo saluto a Giannino Marzotto, cerimonia con il sorriso
Come aveva chiesto non un funerale con prediche, preti e commemorazione, ma una festa di commiato, aperta a tutti e con la possibilità di "brindare". E così è stato oggi pomeriggio a villa Trissino, presente anche Variati
L'ultimo saluto al conte Giannino Marzotto, l'imprenditore e pilota scomparso sabato scorso a 84 anni, è stato come aveva chiesto lui: non un funerale con prediche, preti e commemorazione, ma una festa di commiato, aperta a tutti e con la possibilità di "brindare". E così è stato oggi pomeriggio a villa Trissino, nell'omonima cittadina in provincia di Vicenza, dove per quattro ore, dalle 15 alle 19, è rimasta aperta la camera ardente, allestita nel salone centrale dell'ala est del complesso, da sempre residenza dei Marzotto.
In tutta l'area numerosi camerieri ad offrire nella prima parte del pomeriggio caffé e pasticcini e nella seconda parte calici di vino Durello, il preferito dal conte Giannino, oltre a tramezzini, pizzette e stuzzichini. Attorno alla bara una moltitudine di ortensie color azzurro e di lato, come nello spirito festaiolo del conte Giannino, musica dal vivo in sottofondo, che ha visto alternarsi, nello stesso salone, artisti al pianoforte, al violino e al flauto. All'ingresso della villa, a salutare e ringraziare quanti sono intervenuti, le figlie Margherita, Cristiani e Rori, oltre al nipote Matteo Marzotto. Diverse centinaia le persone arrivate a villa Trissino per dare l'ultimo saluto al conte Marzotto, tra cui il sindaco di Vicenza Achille Variati.
